Libera professione: pro e contro

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Oggetto:

Ciao a tutti,

seguendo il suggerimento di Giulio propongo uno "scambio di opinioni" sui pro e contro dell'esercizio della libera professione di Tecnologo Alimentare.

Sto iniziando a pensare di intraprendere questa via, però mi piacerebbe sentire anche pareri diversi.

Voi cosa ne pensate? Avete esperienze o opinioni in merito?

Ciao

Ilaria

 


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Oggetto: Libera professione: pro e contro
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:
Ciao Ilaria,

io penso che la libera professione possa essere una buona scelta, soprattutto perché dopo le fatiche iniziali dovrebbe dare maggiori soddisfazioni e senso di indipendenza. Occorre però prendere in considerazione alcuni aspetti:
  •  è necessaria esperienza pratica, che generalmente si acquisisce dopo un periodo di lavoro subordinato (la maggior parte dei Tecnologi Alimentari che conosco e che lavorano come liberi professionisti, vi sono arrivati dopo un percorso, più o meno lungo, di lavoro dipendente)
  •  è necessario procurarsi dei clienti (questo aspetto è per certi versi legato al primo; nel senso che avere una o più esperienze lavorative, può consentire di intrecciare relazioni professionali utili..)
  •  occorre essere, passatemi il termine, "smaliziati".. Intendo dire che, in questo periodo più che mai, è difficile trovare nuovi clienti ed è ancora più difficile è farsi pagare adeguatamente (in certi casi è impegnativo anche solo farsi pagare). Almeno, stando alle esperienze che mi è capitato di sentire..
Comunque, resta sempre il fatto che non esistono regole universali ed univoche.. Ognuno dovrebbe valutare la propria situazione ed in base ad essa prendere la decisione.
Voi cosa ne pensate?

Notte!!
Giulio

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Oggetto:

Anche a me, Ilaria, piacerebbe intraprendere la libera professione.. Magari non subito, ma dopo un periodo di lavoro come dipendente (attualmente lavoro in un'azienda nel settore dei prodotti carnei). La domanda che pongo agli utenti è la seguente: come si deve procedere materialmente per diventare libero professionista? Occorre aprire la pratita IVA, dotarsi di assicurazione RC (responsabilità civile),.. e poi? grazie a chi risponderà!!


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Oggetto:
Per chi vuol fare il libero professionista, almeno all'inizio, non serve aprire una partita IVA. Basta far riferimento al "Lavoro autonomo occasionale" che permette di lavorare in ritenuta d'acconto e fino a 5000 Euro annui non essere soggetti all'INPS. Ogni commercialista è in grado di spiegare per bene queste faccende, cosa che consiglio almeno all'inizio.

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Parole chiave (versione beta)

lavoro, libera professione, professionista, tecnologo alimentare, ente, assicurazione, prodotto carneo, base, responsabilita civile, professionale

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