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Recentemente ho avuto l'audit per la certificazione per gli standard IFS e BRC.
I verificatori mi hanno trovato da dire sulle lampade elettroniche a scarica elettrica (lampade blu che attirano insetti e li ammazzano con una scarica elettrica quando si avvicinano alla rete), poichè secondo loro non sono più a norma in un locale adibito alla produzione ed al confezionamento di bevande alcoliche. A dire il vero non hanno saputo darmi dei riferimenti oggettivi (leggi, regolamenti), ma mi hanno assicurato che in parecchie aziende alimentari le ASL di competenza hanno fatto sostituire tali lampade. Secondo i verificatori le lampade sarebbero da sostituire con delle altre ELETTROINSETTICIDI A CARTA COLLANTE o con ELETTROINSETTICIDI AD ASPIRAZIONEche darebbero molti meno problemi. Devo precisare che gli stessi verificatori l'anno scorso non mi hanno trovato da ridire per quanto riguarda le stesse lampade. Gentilmente se qualcuno è a conoscenza di leggi, regolamenti o circolari che regolano l'uso di queste lampade o se sono delle direttive verbali dei verificatori delle ASL o sono semplicemente delle storie....Non è un grosso problema, ma visto che in azienda ce ne sono una decina e sono sempre da manutentare vorrei sapere qualche cosa in più. GRAZIE
Oggetto: Elettroinsetticidi a scarica o trappole a collante
ho provveduto a spostare questa interessante discussione all'interno del topic Qualità e Sicurezza Alimenti, perché reputo sia più attinente. E' possibile, pertanto, che il sistema di notifica delle risposte non funzioni correttamente.
Premettendo che, non conoscendo la realtà dell'azienda in cui operi, risulta difficile stabilire se ci sia stato un eccesso di rigore da parte dei tuoi auditors; tuttavia, di primo acchito, sarei più propenso a confermare la loro decisione.
Lo standard BRC v.5, al punto 4.11.5 stabilisce che "Fly-killing devices and/or pheromone traps shall be correctly sited and operational. If there is a danger of insects being expelled from any extermination device and contaminating the product, alternative systems and equipment shall be used"
La seconda parte del requisito parla chiaro.. In sostanza, andando nel microscopico (ma nemmeno più di tanto), si manifesta la necessità di prestare attenzione alla possibilità che parti d'insetto vengano proiettate direttamente nell'ambiente circostante l'elettroinsetticida, andando così a contaminare l'alimento.
La tendenza è comunque quella di preferire sistemi di monitoraggio basati su trappole a collante che sfruttino come attrattivo l'azione combinata di feromoni e lampade UV; ciò in virtù della possibilità di andare ad identificare gli insetti catturati, arrivando così a stabilire le possibili cause dell'infestazione ed intraprendere le opportune azioni correttive.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro... Alla sera le mie sinapsi fanno un pò fatica a connettere! ;-)
partecipo molto volentieri a questa discussione perchè tratta di un argomento importante per le aziende alimentari (IL PEST CONTROL) ed è una mia grande passione oltre che lavoro quotodiano.
E' necessario impostare il discorso non tanto su un piano di normativa (anche se giustamente Giulio ha riportato quanto prevede la norma BRC) ma su un piano teorico.
Ricordo che il controllo degli infestanti è un prerequisito del piano di autocontrollo HACCP e deve essere prevista una procedura apposita.
Un corretto piano di controllo degli infestanti deve avere come logica la seguente:
- All'esterno dei locali di lavorazione devo creare una barriera all'ingresso degli infestanti (es. trappole per roditori con esca velenosa nel perimetro aziendale e trappole a scarica elettrica per gli insetti volanti nei magazzini e/o locali perimetrali)
- All'interno dei locali IO DEVO SOLO MONITORARE il fenomeno e non combatterlo, devo pensare che se l'insetto entra il mio sistema ha già fallito! per questo è necessario utilizzare trappole collanti per gli insetti volanti ed anche per i roditori (in alternativa per quest'ultimi trappole con esca alimentare) andando quindi a verificare se la mia barriera esterna funziona. Il monitoraggio comunemente va effettuato una volta al mese e se si superano i limiti di cattura (che devono essere specificati nella procedura di pest control) significa che non ho una difesa sufficiente o c'è stato qualche problema e devo procedere con delle azioni correttive.
Mi trovo quindi concorde con i verificatori anche perchè effettivamente per esperienza personale le lampade a scarica tendono a spargere parti di insetti catturati nel perimetro circostante.
Consiglio un libro fatto molto bene sull'argomento utilizzato sia a livello accademico sia a livello di corsi per specialisti:
I PARASSITI DELLE DERRATE "Riconoscimento e gestione delle infestazioni nelle industrie alimentari"
Concordo con quanto detto da Giulio e da Alfredo e aggiungo... ma questi ispettori, ed anche i Vigili del Fuoco in sede di rilascio del CPI, non avrebbero dovuto contestarne l'uso in passato anche in virtù della Direttiva ATEX (atmosfere potenzialmente esplosive) trattandosi di industria di bevande alcoliche? (presumo che ci sia anche un deposito di alcool ad alta gradazione).
In tal caso l'RSPP avrebbe dovuto inserirli nella valutazione del rischio.
Comunque, prima di acquistare dei sistemi alternativi, prenderei in seria considerazione l'uso di sistemi privi di organi in movimento (ventole) e/o dotati di lampade antideflagranti.
ricordo di aver letto da qualche parte che "l'installazione delle trappole luminose sia da considerarsi un punto critico tanto quello della tecnologia stessa delle trappole"
E' verissimo infatti che questo tipo trappole se installate senza il giusto criterio possono portare alla contaminazione degli alimenti nonché essere una fonte di cibo per altri insetti che si possono nutrire dei frammenti di quelli catturati e uccisi.
Queste ultime hanno dimostrato di essere molto efficaci per il monitoraggio degli infestanti, anche nelle aziende alimentari, con l'utlizzo di accorgimenti e delle giuste precauzioni.
Al fine di evitare quanto detto fin qui sono state definite delle "linee guida per la progettazione e il posizionamento delle trappole luminose".
-In primo luogo questi dispositivi devono essere progettati in modo che l'insetto catturato rimanga all'interno senza possibilità di caduta;
-le diverse installazioni non devono divenire un pericolo per l'inquinamento di tavoli (superfici di lavoro) e linee di lavorazione;
-le aree di ricevimento merci (materie prime) devono avere un'adeguata copertura;
-le trappole devono essere posizionate in punti "strategici", ma non devono essere visibili dall'esterno al fine di non costituire fonti di richiamo per altri insetti che potrebbe arrivare "da fuori" ;
-svuotamento regolare delle trappole in modo da evitare assolutamente il sopraggiungere di altri insetti come Coleotteri appartenenti alla famiglia Dermestidi che si nutrono di insetti morti;
sequenza consigliata per l'installazione:
-perimetro interno: -installazione vicino alle varie porte a una distanza che va dai 3 ai 9-10 metri a cominciare dagli ingressi che vanno verso l'esterno e poi via via tutte le altre...
-interno:-lungo il possibile percorso degli insetti con apposite protezioni come già specificato nei punti precedenti in modo da "prevenire" la caduta di insetti e loro frammenti
-perimetro esterno: luoghi possibile accumulo di scarti con posizionamento delle trappole non troppo vicine agli ingressi
Ancora una cosa, a seconda dei vari "standard di certificazione alimentare" alcuni consentono l'installazione di trappole imponendo distanze specifiche esempio:" posizionamento delle trappole non entro i 10 metri dai luoghi a contatto con gli alimenti o dove vengono esposti prodotti, materie prime, locali di lavorazione e aree di stoccaggio e posizionate ben 2,5 metri da terra"
Spero di essermi fatto capire, sono un po' stanco...
Grazie per le risposte. Comunque l'audit è andato bene. Per quanto riguarda le lampade non mi è stata data nessuna non conformità. Per quanto riguarda la verifica iniziale dell'ASL (DIA) non mi hanno dato nessuna prescrizione per le lampade. Per aumentare la sicurezza alimentare sostituirò le lampade con quelle a collante, mentre quelle attuali le cambierò di posizione mettendole nei punti di ingresso dei locali più a rischio.