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vorrei un parere da parte vostra in merito alla ricerca di acidi grassi idrogenati, eventualmente presenti in oli di palma o di cocco, utilizzati come materie prime.
Se io facessi un semplice ricerca della presenza di acidi -trans, sarebbe sufficiente per mettermi l'anima in pace e poter dichiare l'assenza di acidi grassi idrogenati (ovvero ottenuti in seguito ad idrogenazione chimica) come claim nutrizionale (secondo il Reg 1924/06)?
Posso limitarmi a questo, oppure occorre uno screening più approfondito?
Grazie anticipatamente per l'aiuto.
Ulisse
Oggetto: Ricerca acidi grassi idrogenati in oli di palma o di cocco
Ciao, a parte il discorso assodato dalla letteratura scientifica e studi epidemiologici sui numerosi effetti negativi per l'organismo circa l'assunzione di alimenti contenenti "acidi grassi trans" ovvero (acidi grassi naturali poliinsaturi sottoposti a processi di idrogenazione) in Italia non mi sembra vi sia obbligo di tale indicazione (ma non vorrei sbagliare), esiste invece negli Stati Uniti.
Venendo alla tua domanda comunque ritengo che la ricerca di acidi grassi trans nella tua materia prima (olio) sia sufficiente per poter riportare la dicitura "assenza di grassi idrogenati" in etichetta ovviamente le analisi dovranno essere comprovate da apposita documentazione.
Confido comunque in una risposta più affidabile da parte di' alfclerici e pongo un ulteriore quesito:
Quando il numero di grammi di grassi saturi, insaturi e polinsaturi non si sommano alla quantità di grasso totale in etichetta, si può essere sicuri sulla totale assenza di grassi idrogenati?
Faccio un esempio se su un'etichetta alimentare mettiamo "prodotto cioccolatino" si legge "olio di palma modificato" può questa" informazione essere "sibillina" mi spiego:
-l'olio di palma è liquido a Temperatura ambiente, il grasso con punto di fusione più elevato utlizzato per la produzione del nostro prodotto "cioccolatino" può essere ottenuto sia per idrogenazione che per interesterificazione (processo che coinvolge le molecole di grasso in modo da rimuovere gli acidi grassi poli-insaturie e sosituzione di acidi grassi saturi modificando la posizione degli acidi grassi senza cambiare la natura della molecola, cosa che invece accade nell'idrogenazione)
Chi da la certezza a me Consumatore che l "'olio di palma modificato" non sia stato sottoposto a processo di idrogenazione, ma di interesterficazione; se poi il prodotto viene esportato in Paesi dove è vietato l'utlizzo di "acidi grassi idrogenati" come si pone la questione?
E' una domanda che mi pongo da tempo, spero non me ne voglia l'amico ulisse se oltre alla suo dubbio ne ho aggiunto un altro...
Sono escluse dal campo di applicazione del regolamento (1924/06): ... affermazioni che attengono al processo di lavorazione e/o alla natura degli ingredienti utilizzati (es. senza grassi idrogenati)
- la legge (presente e futura) impone di dichiarare l'eventuale presenza di oli/grassi "idrogenati" . Si tratta di una sorta di silenzio/assenso: se ci sono lo devo dire; se non lo dico, vuol dire che non ci sono (capisco, però, che questo al consumatore medio potrebbe non bastare; leggere "senza..." ha tutto un altro effetto
- olio di palma "modificato": come detto, se la modificazione consiste in idrogenazione (totale o parziale) lo si deve dichiarare (sempre che il produttore sia corretto), così il consumatore è informato (sempre che legga l'etichetta...)
- infine, in merito ai trans, andate a leggervi cosa dice Dongo nel suo dossier (se non lo avete ancora scaricato, male!) a pag. 27