Gli scambiatori di calore sono sistemi aperti che vengono utilizzati per scambiare calore fra
due fluidi a diversa temperatura. Lo scambio termico tra i due fluidi
avviene solitamente attraverso una parete metallica che separa gli stessi.
Gli scambiatori possono essere: -scambiatori
continui: in equicorrente e
controcorrente e scambiatori discontinui.
Scambiatore
tubo in tubo o scambiatori continuti:
-sono costituii da 2 tubi concentrici in cui passano due liquidi a
temperature diverse.
-La loro superficie è costituita rispettivamente per
il tubo più interno da una parete di metallo
termoconvettore mentre per quello più esterno da un materiale termoisolante.
-Questo tipo di meccanismo è molto usato nell'industria alimentare in quanto il tubo interno si
mantiene intatto dalle incrostazioni ottenendo così un ottimo livello di
igiene.
-L'assenza delle stesse è dovuta al fatto che il tubo
è molto accessibile e facilmente lavabile, in quanto costituito da acciaio
INOX.
-I due fluidi usati in questo procedimento vengono
classificati in: fluido di servizioil quale apporta calore dal tubo più
esterno e che di solito è costituito da acqua;
fluido servito che subisce l’apporto di calore.
Gli scambiatori tubo in tubo si suddividono
ulteriormente in scambiatori: in equicorrentee controcorrente.
In entrambe le tipologie di scambiatori il fluido
entra nella sezione1 ed esce dalla sezione2.
-nel primo caso equicorrente il liquidocaldo e freddo circolano nella stessa
direzione; quando i due fluidi hanno stesso verso di scorrimento.
- Mi fornisce un riscaldamento minore, rispetto al
secondo qui sotto citato, ma più veloce e quindi è privilegiato in processi
che richiedono rapidità quali la pastorizzazione del latte. Questo però
offre a parità di superficie di scambio una potenza minore rispetto al controcorrente.
- la differenza di temperatura D T(x) all’inizio del
contatto ovvero D T(0) è molto elevata quindi il
riscaldamento del liquido interno risulta più veloce, ciò però va a discapito
di un rendimento elevato. Entrano infatti in gioco elevate variazioni di
entropia e quindi notevole lavoro disperso.
- La differenza di temperatura è ovunque costante e non elevata ovvero
l’entropia del sistema, varia poco.
Per questo il rendimento di questo tipo di meccanismo è più elevato, ma meno rapido
Sono costituiti da piastre corrugate e assemblate in maniera stagna a formare un pacco
compatto all’interno delle quali
scorrono il prodotto alimentare e il fluido di servizio.
Vi sono diverse modalità di assemblaggio:
-in parallelo
-in serie
-a pettine
Fattori da considerare.
-profilo delle piastre e schema di ondulazione (moti
turbolenti; azione di rinforzo strutturale e aumento della superficie.
-guarnizioni: devono resistere alle alte
Temperature e agli agenti chimici del
prodotto e dei detergenti
-efficienza dello scambiatore termico
I passaggi tra le piastre possono essere alimentati
in parallelo o in modo misto serie-parallelo; in equicorrente o in
controcorrente.
Assemblaggio
in parallelo:
-tutte le
piastre hanno quattro fori e i fluidi si
interfacciano sempre in modalità controcorrente
-il fluido si
distribuisce su tutti i comparti; pertanto a parità di portata la velocità
dei flussi è bassa
-per questo motivo anche il coefficiente globale di scambio è più basso.
-le piastre hanno tre fori e fluidi compiono un percorso a zig-zag
-i fluidi si interfacciano a questo modo un po’ in
un senso, un po’ in un altro ovvero metà
in equicorrente, metà in controcorrente
-a parità di
portata la velocità dei flussi è più elevata così come il coefficiente di
scambio
-questo sistema comporta elevate perdite di carico e pertanto occorre alimentare lo scambiatore con fluidi a pressione più elevata
-Nasce come un compromesso tra i due schemi
precedenti di assemblaggio
-si hanno più sezioni in serie ciascuna delle quali costituite da più piastre in parallelo
-questo sistema permette di operare con più di due fluidi
Scambiatori
tubolari
-aserpentino in cui il prodotto circola
in un serpentino immerso in un fluido di servizio o viceversa
-a doppio e
triplo tubo in cui il prodotto circola internamente oppure tra i due fluidi
di servizio
- a fascio
tubiero numero di tubi rettilinei e paralleli contenuti in un contenitore
cilindrico
Scambiatori
a spirale:-sono costituiti da due strisce metalliche avvolti e saldati in
maniera tale da costituire due percorsi indipendenti
-consentono di ottenere un notevole superficie di
scambio in ingombri ridotti
L’agitatore a
lamine permette di rinnovare continuamente il fluido a contatto con la parete:
-favorendo il coefficiente di scambio termico
-minimizzando le incrostazioni
-mantenendo omogenea la temperatura
NB:in
alcuni casi si può avere:
-rotatore cavo all’interno nel quale circola il
fluido di servizio
-rotatore montato in modo asimmetrico per favorire
il rimescolamento del prodotto
-lame a forma di spirale per prodotti
particolarmente viscosi
Hanno un larga diffusione con impianti continui di
cottura raffreddamento e pastorizzazione consentendo di trattare i materiali
più diversi come impasti di farine,concentrati di latte,succhi vegetali e
puree…
Soluzione indicata per i fluidi ad elevata
viscosità; eventualmente con parti in sospensione
Scambiatori
di tipo diretto
Passiamo ora ad analizzare gli scambiatori di tipo diretto basati sull’iniezione diretta di vapore
acqueo in condizioni di Pressione e Temperatura in modo da provocarne
l’immediata condensazione.
Si
sfrutta per tanto il calore latente rilasciato dal vapore durante il passaggio
di stato.
È utilizzato per la fase di riscaldamento ultrarapido nelle operazioni di
pastorizzazione e e sterilizzazione di prodotti liquidi come la scottatura di
prodotti vegetali.
Il trasporto di calore è immediato e omogeneo e
occorre risolvere il bilancio di massa per quel che riguarda l’acqua che viene
apportata.
Scambiatori
ad infusione
Sistema analogo
a quello per iniezione diretta di vapore con
la differenza che il prodotto fluisce verso il basso in film sottile.
Questo fatto riduce gli stress meccanici per
turbolenza ed attriti creati da vapore quando iniettati direttamente in un
condott
Il prodotto viene inviato in una camera all’interno
della quale la pressione è sufficientementebassa per provocare l’evaporazione del solvente.
La conseguente sottrazione del calore latente porta
ad un brusco raffreddamento del prodotto.
Anche in questo caso è necessario introdurre un
bilancio di massa/energia.
Ovviamente questa operazione porta ad una concentrazione del prodotto.
Spero di esserti stato di aiuto.
A presto!