L'argomento era stato affrontato in una
precedente discussione.
Se ci siano stati sviluppi non saprei.
Peraltro segnalo un recente articolo apparso sul
Fatto alimentare.
Stando a quanto affermato, se ben comprendo, il claim "digestivo" deve essere considerato "indicazione sulla salute" e quindi soggiacente alle prescrizioni del regolamento claims (nell'articolo, scritto da Dario Dongo, Federalimentare, il quale ben conosce la materia, non si fa riferimento ai "descrittori generici" di cui parla il considerando 5 del 1924/06 e ciò mi pare significativo).
Così, infatti, si esprime l'Avvocato Generale:
«la nozione di “indicazione sulla salute” deve essere interpretata nel senso da comprendere le indicazioni che sottintendono un effetto benefico temporaneo sullo stato fisico, ... limitato al periodo necessario per l’assunzione e la digestione di un alimento».
Se ciò verrà confermato, sarà necessario valutare caso per caso se il claim in questione possa essere considerato "descrittore generico" (ex art. 1, comma 4 dell'1924/06) o "indicazione sulla salute" vera e propria.
A questo punto, solo MinSalute può (forse) chiarire il tutto: personalmente ritengo che l'uso inflazionato di questo claim sfugga, almeno per il momento, ad ogni possibile controllo. D'altro canto, vogliamo parlare dei prodotti "leggeri"?
Auguri.
alf