Non ritengo del tutto esatta l'informazione fornita da Lombardi: la rintracciabilità "a monte" è sempre obbligatoria; infatti la valutazione delle merci nell'apposito registro previsto dalla manualistica d'Autocontrollo con relativo registro per l'eventuale apertura di non conformità è il punto fondamentale di un Piano d'Autocontrollo.
Un ingresso non valutato non permetterebbe ad un Piano d'essere credibile; la merce in ingresso dovrà essere annotata segnando i relativi documenti di trasporto (bolle o fatture di fornitura) in quanto, nel caso in cui si presentasse l'eventualità di un Richiamo da parte del produttore o della ASL per alimenti non conformi, questo registro permetterebbe di stabilire se quell'alimento sia stato venduto o meno nell'esercizio.
Se sono un artigiano (ad esempio nel settore della produzione di pasta fresca) e vendo solo al consumatore finale non sono tenuto alla rintracciabilità "a valle" né a riportare i lotti sui cartellini esposti al pubblico, ma dovrò pur dar conto della farina e degli ingredienti che utilizzo.
Saluti