Di seguito il testo della mail inviata a linea verde:
Gentile redazione,
mi e' stato segnalato che, nella puntata del 4 settembre 2011, la conduttrice, parlando di distillati ungheresi, abbia utilizzato il termine "grappa".
Orbene, non e' difficile verificare (D.P.R. 16.7.97 n. 297) che il termine grappa e' riservato "esclusivamente all'acquavite di vinaccia ottenuta da materie prime ricavate da uve prodotte e vinificate in Italia, distillate in impianti ubicati nel territorio nazionale, e rispondente alle prescrizioni contenute nel presente regolamento."
Sarebbe opportuno che chi parla in trasmissioni ad ampia diffusione possedesse un minimo di preparazione (o, comunque, si documentasse), onde evitare di aumentare il tasso di disinformazione che gia' grava sul consumatore italiano.
Grazie dell'attenzione.
Alfredo Clerici
tecnologo alimentare
INVITO I COLLEGHI A FARE ALTRETTANTO!
Gentile redazione,
mi e' stato segnalato che, nella puntata del 4 settembre 2011, la conduttrice, parlando di distillati ungheresi, abbia utilizzato il termine "grappa".
Orbene, non e' difficile verificare (D.P.R. 16.7.97 n. 297) che il termine grappa e' riservato "esclusivamente all'acquavite di vinaccia ottenuta da materie prime ricavate da uve prodotte e vinificate in Italia, distillate in impianti ubicati nel territorio nazionale, e rispondente alle prescrizioni contenute nel presente regolamento."
Sarebbe opportuno che chi parla in trasmissioni ad ampia diffusione possedesse un minimo di preparazione (o, comunque, si documentasse), onde evitare di aumentare il tasso di disinformazione che gia' grava sul consumatore italiano.
Grazie dell'attenzione.
Alfredo Clerici
tecnologo alimentare
INVITO I COLLEGHI A FARE ALTRETTANTO!