D'accordo, ma nel caso dell'olio basta controllare la concentrazione di perossidi:
- olive sane e salubri (quindi prive di muffe): presenteranno un grado di acidità e di perossidi molto bassa. E questa è una misura indiretta del grado di contaminazione di eventuali micotossine che comunque sono solubili nelle acque di vegetazione.
- le olive eventualmente contaminate (da micotossine, batteri, lieviti, etc.): forniranno un olio lievemente rancido, scuro ed acido con cattivo odore e sapore; quest'olio comunque privato x centrifugazione da molte tossine idrofile sarà sottoposto al processo di rettificazione (saponificazione, deodorazione - decolorazione), ed in questa fase vengono ulteriormente eliminate sostanze indesiderate vuoi per le alte temperature di rettificazione, vuoi per il processo di saponificazione/centrifufazione, vuoi per il processo di deodorazione e decolorazione... Quest' ultimo mediante bentonite/filtazione.
L'olio diventa un alimento pulito e comunque è anche un substrato ostile alla crescita dei germi.