Buongiorno,
mi ero perso questa interessante discussione. Essendo un collega che opera (anche) nel settore della formazione, ovviamente mi sento chiamato in causa in quanto anch'io potenzialmente affetto, in negativo, dalle paventate restrizioni imposte alla categoria professionale dalla bozza di Decreto dell'ex-ministro Balduzzi circa "i criteri per la formazione del personale operante nella somministrazione e commercializzazione degli alimenti" allegato da @ilcorsaro.
Ringrazio innanzitutto i colleghi per le varie lettere inviate, è sempre importante farsi sentire "vivi" e partecipi alla vita professionale. Pur non essendo un esperto, ho notato tuttavia alcune incongruenze.
Nelle varie lettere inviate dal collega @brunob, vedo spesso citato il Decreto Legge Balduzzi n.158/2012 "di imminente approvazione". A questo riguardo tengo a far notare che il Decreto Legge Balduzzi n. 158/2012 è stato convertito nella Legge n.189 del 8/11/2012 ed è già entrato in vigore in data 11/11/2012, quindi anteriormente alle lettere inviate. Tuttavia, in tale Decreto, e nella Legge che gli da applicazione effettiva, non si tratte espressamente delle modalità con cui dovrà essere effettuata la formazione (per fortuna aggiungo io). L'unico richiamo alla formazione risiede nell'art 16-quater che testualmente recita:
"16-quater. Ai fini dell'applicazione uniforme, su tutto il territorio nazionale, delle modalita' di formazione, anche a distanza, del personale adibito alla produzione, alla somministrazione e alla commercializzazione di alimenti, il Ministro della salute, con decreto di natura non regolamentare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, definisce i criteri di tale formazione."
Il pomo della discordia risiende invece nella bozza di decreto postata da ilcorsaro, che è possibile anche recuperare qui sotto insieme alle osservazioni inoltrate dall'ONB:
La bozza di decreto non va confusa con il Decreto Legge Balduzzi n.158/2012, già approvato dalla Legge n.189/2012 di cui sopra. Purtroppo non sono riuscito a trovare nemmeno un numero o un rimando ufficiale alla bozza di decreto che pertanto pare essere rimasta (fortunatamente) solo una bozza. Considerando che Balduzzi ormai è un ex-ministro, forse per adesso possiamo tirare un sospiro di sollievo.
Se qualcuno più pratico di me avesse qualche ulteriore notizia, soprattutto da parte del Ministro della salute che ai sensi dell'art 16 quater dovrebbe pronunciarsi con "decreto di natura non regolamentare" sulla faccendo, ovviamente ci tenga aggiornati. Per adesso, almeno in Toscana, pare che la DGRT n. 559/2008 sia ancora valida.
Un caro saluto.