Puo' un Ingegnere Edile diventare Consulente HACCP?

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Oggetto: Puo' un Ingegnere Edile diventare Consulente HACCP?

Mi scusi ma personalmente non mi interessa se ho usato toni aggressivi. . .soprattutto se chi chiede di fare haccp sia un ingegnere edile, stiamo scherzando?

A me interessa, esclusivamente, tutelare e proteggere la mia professione dal momento che risulta ciò per cui sto dedicando tempo e denaro. Medici, avvocati, ingegneri e tanti altri combattono per la loro professione. . .

Naturalmente i tecnologi alimentari sono in concorrenza con figure quali biologi, biotecnologi, chimici e microbiologi e possono adempiere a determinate attività in quei settori scientifici (e viceversa i professionisti elencati possono riversarsi nel settore alimentare). Tuttavia desidero specificare che un biologo, un tecnologo, un chimico ecc. presentano molte similitudini di conoscenze scientifiche e quindi possono interfacciarsi tra loro. Pertanto cosa "capperino" centra un ingegnere edile che non ha studiato niente di ciò che interessa la materia alimentare?

Sicuramente un tecnologo alimentare sarà comunque più preparato rispetto ad un geometra improvvisato nel settore alimentare e naturalmente un ingegnere è sicuramente molto più esperto di un tecnologo improvvisato nel comparto edile. Però quello che voglio semplicemente far notare è che nel frattempo hanno ostacolato la mia entrata nel mondo del lavoro, si capisce ora questo mio disagio?

Studiare, studiare, studiare, professionalità sono tutte parole! A me piace studiare ma lo studio aiuta fino ad un certo punto. Io ho necessariamente bisogno di entrare nel mondo del lavoro ed imparare il lavoro con una visione più pratica. Solo lavorando (nel mio settore) allora posso permettermi di crescere professionalmente e competere con tutte le altre figure concorrenziali.

L'impegno c'è, lo studio pure, la volontà di lavorare gratis c'è (siamo arrivati a questo punto) ma fino ad un certo punto.

Per quanto concerne la presenza di laureati che fanno gli operai, è un discorso diverso e non compatibile con il nostro per una semplice questione di numeri. Le imprese in media assumono 1 tecnologo, forse 2 (per chi conosce la nostra professione), mentre possono assumure anche 10 lavoratori (laureati e non) per fare gli operai ecc.. Ci saranno sempre più posti da operai che posti da tecnologi alimentari, sia in tempi di crisi che in tempi di buona economia e non mi si venga a dire che non è così.




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Parole chiave (versione beta)

tecnologo alimentare, lavoro, professione, sicuramente, settore agroalimentare, laurea, haccp, alimentare, professionista, professionalita

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