Buonasera a tutti, ^0^
l'amico marco896 ci segnala l'intervista al Vicepresidente dell'Ordine dei Tecnologi Alimentari di Emilia-Romagna, Toscana, Marche ed Umbria, Dott. Emanuele Rossi, apparsa pochi giorni or sono all'interno della Rubrica Mestieri e Formazione della testata giornalistica on-line Lavorare.net.
Il titolo dell'Articolo (che è al momento - nota del 28/12/2015 - raggiungibile esclusivamente attraverso l'interfaccia WayBack Machine di Internet Archive) e' Il tecnologo alimentare. Un professionista che non conosce crisi. (Non essendo più funzionante il link originale - http://www.lavorare.net/formazione/2498/il-tecnologo-alimentare-un-professionista-che-non-conosce-crisi - per praticità, nonché per ragioni di memoria storica, copio-incollo di seguito il testo integrale:)
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Il tecnologo alimentare. Un professionista che non conosce crisi
Figura fondamentale nell'intero processo di sviluppo dei prodotti alimentari, con formazione magistrale e albo professionale
Consumatori state tranquilli, ci pensa lui: se fino a qualche anno fa la figura di tecnologo alimentare era poco richiesta, oggi è invece un elemento indispensabile in un’azienda del settore.
Il perché lo spiega a “Lavorare” Emanuele Rossi, vicepresidente dell’Ordine dei tecnologi alimentari di Emilia Romagna, Umbria, Toscana e Marche: «Il compito di questo professionista – spiega – consiste nel seguire l’intero sviluppo del prodotto, dalla fase di realizzazione fino alle operazioni di marketing e commercializzazione, garantendo alle imprese sicurezza e qualità».
Una professione di grande responsabilità, quindi, che richiede competenze in diverse discipline: come microbiologia, chimica degli alimenti, tecnologia dei processi produttivi, alimentazione e nutrizione: «Per fare questo lavoro – continua Rossi – bisogna conseguire una laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari, attualmente l’unico corso abilitante che permette l’accesso all’esame di Stato, e poi l’iscrizione all’Albo».
Parallelamente al percorso di studi, però, sono necessari anche altri requisiti: «Sicuramente è indispensabile – prosegue Rossi – la conoscenza di lingue straniere, se si considera che questo è un lavoro in cui si entra in contatto costantemente con prodotti e aziende di diverse nazionalità. Inoltre costituiscono attitudini importanti una forte curiosità e la volontà di migliorarsi e aggiornarsi sempre».
Per quanto riguarda gli sbocchi professionali, le opportunità sono numerose: «Con grande piacere posso affermare – conclude Rossi – che sempre più aziende stanno riconoscendo l’importanza dei tecnologi. E le possibilità lavorative ci sono sia nelle piccole e medie imprese, che nelle multinazionali e nelle organizzazioni internazionali».
Ulteriori informazioni sono reperibili nelle pagine del sito internet dell'Ordine dei Tecnologi Alimentari dell'Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria www.otaeragg.it
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Premettendo che lo scopo di questa discussione non e' scatenare inutili dibattiti tra soddisfatti e pentiti della scelta del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, ne' tanto meno tra favorevoli e contrari all'iscrizione all'Albo dei Tecnologi Alimentari; in questa sede mi piacerebbe si avviasse un sano confronto in cui fosse possibile scambiarci esperienze, impressioni e, perche' no, sogni e paure che ci accompagnano nella nostra vita professionale.
Siete tutti invitati a partecipare!
A presto!
Giulio