Riprendo in questa sede una serie di miei vecchi post dedicati all'argomento Analisi dei Pericoli e dei Punti Critici di Controllo (HACCP) per introdurre i concetti che stanno alla base di questo strordinario strumento d'indagine a disposizione degli Operatori del Settore Agroalimentare.
Nel corso della trattazione cercheremo di ripercorrere insieme la storia che ha condotto all'elaborazione di questo potente strumento, i testi che ne hanno posto le basi, fino ad arrivare ad esempi pratici e veri e propri casi studio.
E' utile ribadire che lo sviluppo di questa dissertazione è esteso a tutti gli utenti!
Breve storia della HACCP
Con la Rivoluzione Industriale, il crescente abbandono delle campagne a favore delle sempre più popolose città indusse la necessità di incrementare drasticamente la produzione di alimenti e di accrescerne la disponibilità. Questo, tuttavia, portò alla luce un nuovo problema, ossia la necessità di garantire ai consumatori un prodotto salubre su larga scala.
Il primo approccio fu quello di sottoporre a verifiche a campione il prodotto finito, ma presto ci si accorse che questa tecnica presentava grosse lacune: innanzitutto, generava notevoli sprechi di prodotto (dato che spesso i test erano fortemente invasivi), inoltre non forniva sufficienti garanzie di affidabilità.
Un miglioramento si ebbe con l'introduzione delle Buone Pratiche di Fabbricazione (in inglese Good Manufacturing Practices, abbreviato in GMP), aventi lo scopo di accrescere la sicurezza degli alimenti, mediante requisiti e linee guida per i produttori.
La grande svolta si ebbe però con le prime missioni spaziali, per le quali la National Aeronautics and Space Administration (NASA) applicò sistematicamente una tecnica basata su un approccio completamente differente, di tipo preventivo: nacque la HACCP.
Questa sigla sta ad indicare Hazard Analysis and Critical Control Points, correttamente tradotta in italiano in Analisi dei Pericoli e Punti Critici di Controllo.
Nelle prossime dichiarazioni vedremo più nel dettaglio in cosa consista.
Stay connected!
Giulio