Verifica taratura interna dataloggers

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Oggetto:

Ciao a tutti!

Devo prevedere una procedura di taratura interna di dataloggers utilizzati per registrare le temperature di celle refrigerate.

Ci sono idee in merito?

Grazie in anticipo!


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Oggetto: Verifica taratura interna dataloggers
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:

Ciao Dexter, avevo lo stesso tuo problema qualche tempo fa.. Io procederei così: comprerei un termometro e lo farei certificare, come dicevamo in questa discussione Termometro a mercurio certificato. Poi, con cadenza ad esempio mensile (o comunque in base alla rilevanza che ha il controllo della temperatura nel tuo processo), farei un confronto tra la temperatura registrata dalle sonde (o nel tuo caso dai dataloggers) in cella e quella del tuo termometro certificato.


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Oggetto:

Ciao!

Dove lavoro ho diversi dataloggers e termometri di cui devo verificare lo stato di taratura.

Noi abbiamo acquistato un termometro e lo abbiamo fatto tarare SIT per 0°C, 4°C, 53°C e 75°C (sono le temparture che a noi interessano). Annualmente procediamo con una verifica incrociata tra le temperature registrate dai singoli dataloggers e dal termometro di riferimento e stampiamo un "rapportino" (media, dev.std, scarto). Il termometro da noi acquistato è il TESTO 735-2.

Non faccio la verifica mensilmente per mancanza di tempo, poi dipende anche da quanti dataloggers hai da verificare...anche se secondo me una verifica semestrale o annuale è più che sufficiente.

NB: ricordati che ogni anno il termometro di riferimento va mandato al centro SIT per il rilascio di un nuovo certificato.

Spero di esserti stata di aiuto.

 


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Oggetto:

Grazie delle informazioni Andrea08 e Lorenza.

Quanto da voi indicato è corretto e già lo applico per quanto riguarda le sonde temperatura delle celle stesse. In merito ai dataloggers, considero che essendoci una registrazione anche il fattore tempo credo abbia una sua importanza.

Con molta probabilità la cosa migliore sarebbe affiancare un dataloggers tarato Sit che effettui in parallelo le registrazioni per un certo lasso di tempo e poi confrontare le scale dei due dataloggers a verifica e convalida del tracciato.

Utilizzare un termometro normale non lo vedo semplice nè efficace: se la frequenza dei rilevamenti del datalogger è per esempio ogni 10 minuti, io non so quando lo strumento effettuerà la registrazione e non posso neppure restare per 20 minuti con un termometro in mano e la matita nell'altra pensando così di "intercettare" la rilevazione. E se nell'arco di quei 20 minuti la temperatura oscillasse notevolmente?

Però ritengo anche possano esistere esperienze magari semplici e molto valide.

Grazie ancora, se ho detto qualcosa di non corretto vi prego di segnalarlo.

Ciao!


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Oggetto:
Ciao Dexter,

io ti sconsiglio di far tarare troppe strumentazioni. Se hai già un termometro tarato SIT non credo sia necessario far tarare anche un datalogger; ricorda infatti che la taratura non è perenne, ma come giustamente dice Lorenza, deve essere ripetuta con cadenza almeno annuale, pertanto ti andresti soltanto a complicare la vita e a creare dei costi aggiuntivi per la tua azienda.

Sono d'accordo con te sulla necessità di correlare alla verifica della temperatura anche il fattore tempo (pena la mancanza di veridicità dei risultati ottenuti), ma proverei a muovermi differentemente.. Mi spiego, non conosco il tuo datalogger, ma generalmente è possibile intervenire, mediante apposito software (fornito dalla casa produttrice), sulla frequenza di rilevazione e sull'orario di inizio e fine registrazione. 

Procederei così: programmerei il mio datalogger per la partenza ad un orario prestabilito, con una frequenza di registrazione alta (vale a dire tante registrazioni nell'unità di tempo... ad esempio una ogni minuto), quindi verificherei l'orario del datalogger (solitamente l'ora viene sincronizzata al pc nel momento stesso della connessione per la programmazione), in modo che combaci perfettamente a quello visualizzato sul mio timer; infine procederei alla misurazione in cella ad orari prestabiliti (decidi tu quanti e l'intervallo di tempo tra una misurazione e l'altra).

Mi segui? Non penso debba essere il termometro tarato ad adattarsi ai tempi del datalogger, bensì l'inverso; ossia: il datalogger registra "n" punti e di questi prendo in considerazione solamente quelli che coincidono con i tempi misurati con l'ausilio del termometro tarato.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Salutoni!
Giulio

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Oggetto:

Grazie dell'idea Giuliosurf, mi sembra ottima!

In effetti il mio "errore" è stato quello di pensare di adattare il riferimento al verificato e non viceversa. C'è stato un ragionamento di opportunità del tipo: adattare 1 strumento certificato agli 11 dataloggers sparsi è meno faticoso del contrario.

La tua idea però mi piace, la ritengo efficace e non mancherò di metterla a frutto.

I dataloggers sono degli Hanna HI140BH, e il software è, come tu dici, adattabile alla modalità di verifica che hai prospettato.

Grazie, salutoni, e a buon rendere.

:)


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Oggetto:

Ciao a tutti!

anche io lavoro con data logger Hanna, ma la mia domanda è molto semplice ed inesperta: se la stufa può essere usata su due livelli (ad esempio la stessa stufa la uso a volte a 37 e raramente a 30 ma può capitare) il DL devo tararlo per entrambi i livelli?

 

grazie


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Oggetto:

 

Ciao lallemasi,
 
lavoro come Responsabile Qualità (RQL) in un Laboratorio di analisi alimenti; per quanto riguarda la stufa dovresti tararla ad entrambe le temperature, perchè lo scostamento del termometro che usi per il monitoraggio potrebbe essere diverso ai vari livelli di utilizzo...
 
Spero di esserti stata utile!
Simona
 
PS: Nel caso qualcuno lavorasse in Laboratori accreditati Accredia e fosse interessato ad un confronto, a scambi di opinioni in merito a procedure e norme, segnalo che ho aperto una discussione intitolata Accreditamento di un Laboratorio: condivisione di esperienze.

 


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Parole chiave (versione beta)

datalogger, termometro, verifica, temperatura, registrazione, taratura, lavoro, certificato, livello, laboratorio, laboratorio analisi alimenti, frutta, qualita, controllo, monitoraggio, base, termometro certificato, processo, termometro mercurio

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