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Ne parlavo proprio oggi con una simpatica collega; secondo voi come può essere quantificato per un'industria alimentare di medie dimensioni, il tempo necessario per un responsabile assicurazione qualità per adempiere ai propri compiti? Ossia quanto tempo dovrebbe dedicare alla sua mansione? So che suona strana come domanda, ma è quella che mi è stata rivolta oggi.. Se volessimo quantificare in ore/giorno voi cosa rispondereste? Cosa ne pensate e soprattutto, come si opera nell'azienda in cui lavorate? Sarebbe interessante discuterne insieme, anche perchè questo ci aiuterebbe a capire come viene vista la nostra figura da dentro le aziende.
Andre
Oggetto: Tempo da dedicare all'assicurazione qualità
Ho lavorato in una azienda (oltretutto certificata!), dove il mio ufficio era considerato quasi inutile, se non di disturbo, e la domanda quotidiana era proprio relativa a quanto tempo ci si mette a fare questo e a fare quello (con il chiaro scopo di riciclare risorse da dedicare ad altro).
Che dire? Alla fine non ce la fai più, e infatti là non ci lavoro più.
Personalmente credo che un controllo qualità ben fatto, svolto onestamente e con competenza non si possa esaurire in due o tre check-lists ma comprende un sacco di tempo speso anche in letture e ricerche, quindi è a tempo pieno.
Il problema italiano è il solito squallore imprenditoriale. Parlavo qualche mese fa con un RCQ di una grossa azienda, e mi citava alcuni suoi amici che sono andati a svolgere il proprio lavoro di RCQ in aziende tedesche. Sembra il solito luogo comune, ma mi raccontava che là il RCQ è secondo solo alla Direzione e che tutto doveva essere approvato anche dalla qualità, altrimenti non si muoveva un filo. E questo in aziende di settori diversi.
In effetti la figura del Responsabile Assicurazione Qualità (RAQ) è un pò sottovalutata all'interno delle aziende, soprattutto in quelle di dimensioni medio/piccole. Per dirla con Dante, il RAQ si trova tra color che son sospesi: da un lato c'è la dirigenza (e vi ricordo che in Italia il più delle volte ci si ritrova in aziende a conduzione familiare, quindi spesso legate ad una visione antiquata del mercato e che mal sopportano l'idea di investire in aspetti che non premiano sul breve periodo, come la qualità o, peggio ancora, la sicurezza igienico-sanitaria); dall'altro lato, ci sono le altre funzioni aziendali, che talvolta vedono nel RAQ un vero e proprio antagonista.
A questi aspetti aggiungerei, la mancanza di preparazione e l'empirismo che si respira in certi ambienti, che aggrava ulteriormente la situazione, rendendo più difficile il dialogo tra le funzioni. Mi è capitato in più di un'occasione di scontrarmi (civilmente si intende) con responsabili di reparto che mal comprendono discorsi, per un Tecnologo abbastanza scontati, come l'importanza della gestione dei flussi del personale, delle materie prime e dei materiali di imballaggio, onde evitare possibili contaminazioni.. E la risposta, insesorabile, arriva: <<Abbiamo sempre fatto così e nessuno ci ha mai detto nulla!>> :-D
Mi è piaciuta la dichiarazione di Dexter, perchè molto vera ed attuale.. A chi non è capitato di trovarsi in situazioni simili.. Quasi a sentirsi una sorta di "jolly". <<Oggi manca il collega dell'ufficio amministrazione e serve chi si metta a fare DDT.. Chi prendiamo?>> <<Ci sarebbe il RGQ. Tanto è laureato e deve saperli fare..>> :-)
Comunque, per rispondere alla domanda, senza dilungarmi troppo, io propenderei per un impiego a tempo pieno (8 ore/giorno, 5 giorni/settimana) e sottolineo pieno... Il RAQ non ha tempo da perdere.. Deve pianificare (analisi, audit in azienda e presso fornitori), ricercare nuove soluzioni (a partire da proprie osservazioni o dalle segnalazioni delle altre funzioni aziendali), validarle, gestire i reclami (si parla tanto di customer satisfaction dal punto di vista del mktg ma la qualità dove la mettiamo), aggiornarsi, verificare, etc. etc. etc.
Allora mi consolo... Pensavo di essere uno dei pochi a trovarsi in questa situazione.... Avete colto in pieno il problema, certe volte capita di sentirsi proprio parte esterna all'azienda.. quasi il lavoro che svolgiamo non servisse a nulla. Ma se ne rendono conto che senza qualità l'azienda è destinata a sparire? Scusate lo sfogo, ma è brutto vedere non riconosciuti i propri sforzi. Ciao. Andre