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Da giorni è sulla bocca di tutti, a causa dello scandalo del latte scoppiato in Cina; ma cos'è effettivamente la melammina?
Chimicamente parlando, si tratta di un eterociclo, ossia una molecola ciclica in cui uno o più atomi di carbonio vengono sostituiti da un eteroatomo: in questo caso l'azoto.
Ed è proprio questa forte presenza d'azoto (la sua formula bruta è: C3H6N6) che rende la melammina interessante nel campo delle frodi alimentari. Essa viene aggiunta, infatti, a certi prodotti alimentari (in questo caso il latte) per accrescerne il tenore proteico rilevato con le attuali metodiche analitiche.
Le principali analisi oggi impiegate sono infatti:
- la spettrofotometria IR: che si basa sull'assorbimento a certe lunghezze d'onda (intorno ai 6,4 µm) del legame peptidico (C-N) - il metodo Kjeldahl: che determina indistintamente l'azoto totale di un campione (non solo l'azoto proteico)
Detto ciò, risulta facile comprendere come queste metodiche possano essere eluse dall'aggiunta di molecole ad alto contenuto d'azoto.
Ciao! Ho letto che in piccole quantità, la melamina, può essere rilasciata anche dai collanti usati per gli imballaggi... cosa ne pensi?
Ciao fatty! ^__^
E' vero, anche se si tratta di concentrazioni bassissime, dell'ordine di parti per milione; mentre il limite massimo giornaliero di assunzione per un uomo adulto è stato stabilito dall'EFSA in 0,5mg per kg di massa corporea.
Comunque, più che di collanti, io parlerei di imballaggi in generale.. Infatti, la melammina trova impiego sotto diverse forme ed in svariati settori. Su wikipedia (alla pagina http://en.wikipedia.org/wiki/Melamine) ho trovato numerose applicazioni di questa molecola (e dei suoi derivati); molte delle quali correlabili all'industria alimentare. Oltre ai collanti, anche: detergenti, coloranti (parliamo di pigmenti ad uso non-alimentare, che però potrebbero essere impiegati per la produzione di inchiostri), materiali plastici, etc.
Concludendo, penso che il vero pericolo sussista quando la melammina viene aggiunta fraudolentemente agli alimenti; mentre sarei più cauto a creare allarmismi su possibili effetti da contaminazione per fenomeni di migrazione.
E' tutto. A' bientòt!!
PS: Per chi fosse interessato, allego il parere dell'EFSA sul rischio melammina in UE ( Statement of EFSA on risks for public health due to the presences of melamine in infant milk and other milk products in China - file pdf di 188kB )
Ma quali sono gli effetti di questa molecola sulla salute dell uomo?
La macromolecola della melammina è strutturata in questo modo:
Sono le due molecole NH2 che inducono alla falsazione dei test analitici riguardo la componente proteica dell'alimento in quanto esse sono gruppo funzionale degli amminoacidi (assieme all'acido carbossilico COOH) che sono a loro volta gli elementi costitutivi delle proteine. Al momento non sono stati approfonditi studi riguardo la tossicità dell'uomo, ma a prime analisi pare che i principali danni siano un forte sovraccarico dei reni e produzione di calcoli. Effetti tra l'altro associabili ad un massiccio utilizzo di integratori alimentari proteici da parte di body builders o semplicemente da una dieta troppo ricca di proteine.
Ho fatto un pò di ricerche e, a quanto pare, non esistono ad oggi studi approfonditi riguardanti gli effetti sull'uomo.
Negli studi condotti sugli animali (il primo allarme di portata planetaria risale al 2007, quando furono coinvolti i petfood) è stato dimostrato che la melammina ha una bassa tossicità (si parla di DL50 di 3161 mg/kg di massa corporea nei ratti); tuttavia, non essendo metabolizzata dal nostro organismo, viene eliminata attraverso le urine. Questo, ad alti dosaggi, comporta un affaticamento della funzione renale, oltre ad infiammazione dell'apparato urinario.
Altri fenomeni, più gravi, sono da imputare all'assunzione concomitante e reiterata ad esempio di melammina e acido cianurico: responsabili insieme della produzione di calcoli renali e della formazoione di cristalli di varia natura, che possono condurre ad episodi di tossicità cronica.
Non è ancora stata dimostrata, invece, la natura carcinogena della molecola... Anche se ci sono sospetti che l'esposizione prolungata possa condurre a forme tumorali ad esempio a livello renale.