L'azienda per cui lavoro produce liquori. Oltre alle varie licenze Agenzie delle Dogane (ex utif) abbiamo da tre anni una nuova Dia presentata ASL con relativo sopraluogo per la produzione ed imbottigliamento di liquori, stoccaggio e commercializzazione sia all'ingrosso sia al minuto.
Molti di questi liquori vengono eleborati da noi partendo dall'estrazione dalle piante officinali. Visitando il portale della mia ASL mi sono accorto che esistono due format da compilare per ottenere : ISTANZA DI RICONOSCIMENTO, ai sensi dell’art. 6 Regolamento CE/852/2004/ D.P.R. 19.11.1997, n. 514, ALLA PRODUZIONE, MISCELAZIONE, CONFEZIONAMENTO, COMMERCIO E DEPOSITO ADDITIVI ALIMENTARI/AROMI/ENZIMI, da compilare e spedire a Direzione Sanità Settore Promozione della Salute e Interventi di Prevenzione Individuale e Collettiva regionale tramite la mia ASL di competenza. I riferimenti normativi elencati nei format sono:
• D.M. 27.02.1996, n. 209 e s.m.i., che definisce gli additivi alimentari ed i coadiuvanti tecnologici e le modalità d’uso
• Il D.P.R. 19.11.1997, n. 514, che stabilisce le modalità di richiesta e rilascio delle autorizzazioni relative agli additivi
• D.M. 05.02.1999, che definisce i requisiti dei locali ai fini autorizzativi
• Regolamento CE 852/2004 del 29.04.2004, che stabilisce le norme generali in materia di igiene dei prodotti alimentari
La mia domanda è: secondo voi la ns licenza (DIA) contempla al suo interno questo riconoscimento, oppure siamo esentati visto che si tratta di alcolici?
Ho provato a cercare sul portale della regione Piemonte l'elenco delle aziende stabilimenti che sono "denunciati" per la monipolazione di quanto sopra (dovrebbero essere 50) ma non l'ho trovato, per potre fare un confronto di aziende simili alla ns.. Grazie.