Ciao trentino, in questi testi si parla di inulina:
- Circolare Ministero della Salute 30 ottobre 2002, n. 7 pubblicata in G.U. 264, 11.11.02
- Decreto Legislativo 20 febbraio 2004, n. 51 pubblicato in s.o. 30 a G.U. 49, 28.2.04
- Decreto Ministero della Sanità 27 febbraio 1996 n. 209
- Regolamento CE 1234/2007
Direi che si tratta di una sostanza ben nota al legislatore e, a mio avviso, utilizzabile.
Quanto alla definizione di “fibra alimentare”, ne ho trovato una più recente (decreto leg.vo 77/93), che, peraltro, riprende la tua
ALLEGATO II (introdotto da Decr. Min. Salute 18.3.09)
Definizione della sostanza che costituisce le fibre alimentari
Ai fini del presente decreto per "fibre alimentari" s'intendono i polimeri di carboidrati composti da tre o più unità monomeriche, che non sono né digeriti né assorbiti nel piccolo intestino umano e appartengono a una delle seguenti categorie:
- polimeri di carboidrati commestibili naturalmente presenti negli alimenti consumati,
- polimeri di carboidrati commestibili ottenuti da materie prime alimentari mediante procedimenti fisici, enzimatici o chimici e che hanno un effetto fisiologico benefico dimostrato da dati scientifici generalmente accettati,
- polimeri di carboidrati sintetici commestibili che hanno un effetto fisiologico benefico dimostrato da dati scientifici generalmente accettati.
Nell'intestino umano c'è l'inulasi? Boh!