Etichettatura: indicazione percentuali ingredienti

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Oggetto:

Buon giorno,

avrei alcuni dubbi sull'etichettatura di un prodotto riportante la dicitura di: "Budino al cioccolato".

Devo riportare la percentuale di cioccolato in polvere presente nella ricetta, senza calcolare la quantità di zucchero?

Mi spiego meglio: la normativa definisce cioccolato in polvere la miscela di zuccheri più cacao; se utilizzo il 50% di zucchero ed il 16% di polvere di cioccolato, quale percentuale dovrò inserire?

Per prodotti tipo "Crème caramel"  è necessario scrivere la percentuale di panna, caramello, etc.?

Grazie per la disponibilità.

Paola


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Oggetto: Etichettatura: indicazione percentuali ingredienti
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:

Ciao pla12160,

inizio con cenni di normativa:

DECRETO LEGISLATIVO 12 giugno 2003 , n. 178

Attuazione della direttiva 2000/36/CE relativa ai prodotti di cacao e di cioccolato destinati all'alimentazione umana.

Art. 5. Etichettatura

9. I prodotti elencati all'allegato I, qualora utilizzati quali ingredienti, devono essere designati, nell'elenco degli ingredienti del prodotto finito, col nome ivi indicato. E' vietato utilizzare detti nomi per indicare prodotti che non siano conformi alla relativa definizione.

Allegato I

DENOMINAZIONI DI VENDITA DEFINIZIONI E CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI

2.a) Cacao in polvere, cacao, prodotto ottenuto mediante trasformazione in polvere di semi di cacao puliti, decorticati e torrefatti e che presenta un tenore minimo di burro di cacao del 20 per cento, (percentuale calcolata sul peso della sostanza secca), e un tenore massimo di acqua del 9 per cento.

2.c) Cioccolato in polvere, prodotto consistente in un miscuglio di cacao in polvere e zuccheri, contenente non meno del 32 per cento di cacao in polvere.

Veniamo al tuo caso:

se l’ingrediente cioccolato evidenziato nella denominazione di vendita è il cioccolato in polvere di cui all’Allegato I, punto 2.c), dichiari come quid cioccolato in polvere 16%

Per il budino “creme caramel”, per quanto mi risulta non sono decisivi per l’acquisto né la quantità di creme (termine percepito come gusto), né la quantità di caramel (termine percepito come gusto/guarnizione); quindi li riterrei termini che non implicano dichiarazione di quid %.

Come sempre, a titolo personale ed aperto a confronti.

Cordiali saluti,

trentino


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Oggetto:

Grazie Trentino per la tua cortese disponibilità.

Vorrei condividere questa osservazione: se scrivo cioccolato in polvere 16% (zucchero, cacao), compio un errore perchè il16% è costituito solo da cacao.

Cordialmente,

Paola


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Oggetto:
Ciao Paola,

mi pare di capire che non c'è intesa sulla definizione della tua polvere di cioccolato.

Intendi cioccolato in polvere (zucchero + min. 32% cacao) come definito nell' Allegato I - 2.c) del D.Lgs. 178/2003?

Oppure polvere di cacao, cacao come definito nel 2.a)?

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Oggetto:

Ciao Trentino.

Grazie, in realtà mi sono spiegata male. Ho scorporato il cacao dallo zucchero: si tratta di cioccolato in polvere.

Buona serata.

Paola


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Oggetto:

Mantengo questa discussione senza aprirne una nuova.

Ho già dato un'occhiata alla legislazione richiamata ma rimango dubbiosa.

Nel caso al mio esame il budino al cioccolato prevede la seguente lista di ingredienti: Latte intero, zucchero, amido modificato, cacao magro in polvere (1,4%), addensante: carragenina; aromi.

Il mio dubbio nasce dal fatto che nonostante la denominazione del prodotto riporti la dicitura "al cioccolato" in realtà nell'ingredientistica vedo il cacao in polvere e non il cioccolato in polvere.

L'altro dubbio che mi rimane è sull'indicazione "generica" degli aromi, specie dopo l'entrata in vigore del nuovo Regolamento (UE) n°1169/2011 che mi sembra piuttosto preciso sull'indicazione degli ingredienti.

Ringrazio anticipatamente per la risposta.

Cordiali saluti,

andysuper


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Oggetto:

Beh, il giochino di vantare “cioccolato” ed usare cacao è tristemente diffuso.

Analoga la furbata di scrivere “... al gusto cioccolato” utilizzando, per le due parole, caratteri di dimensioni differenti.

In ogni caso, il cacao è cosa diversa dal cioccolato. Punto.

Visti gli ingredienti, esisterebbe la possibilità (ma non mi pare sia questo il caso, vista la quantità di cacao, per giunta magro) di evocare non il cioccolato, bensì il “cioccolato in polvere”, così definito dall'all. I del Decr. L.vo 12.6.03 n. 178:

Cioccolato in polvere, prodotto consistente in un miscuglio di cacao in polvere e zuccheri, contenente non meno del 32 per cento di cacao in polvere.

Quanto agli aromi, le denominazioni utilizzabili, secondo l'1169/11 sono illustrate nella Parte D dell'allegato VII.


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Oggetto:

Ciao

ritorno al quesito di pla12160, con mille scuse per averlo dimenticato dopo la sua ultima specificazione, per confermare la correttezza della sua indicazione cioccolato in polvere 16% (zucchero, cacao),

ai sensi del seguente art.5 – D.Lgs. 109/1992 (confermato dall’All. VII – parte E del RegUE 1169/2011):

c. 11. Un ingrediente composto puo' figurare nell'elenco degli ingredienti con la propria denominazione prevista da norme specifiche o consacrata dall'uso in funzione del peso globale, purché sia immediatamente seguito dalla enumerazione dei propri componenti.

Con un forte dubbio:

D.Lgs. 178/2003 Art.5 - Etichettatura

4. L'etichettatura dei prodotti di cacao e di cioccolato definiti all'allegato I, punti 2, lettere c) e d), 3, 4, 5, 8 e 9, indica il tenore di sostanza secca totale di cacao con i termini: «cacao: ... % min». All. I 2.c) Cioccolato in polvere, prodotto consistente in un miscuglio di cacao in polvere e zuccheri, contenente non meno del 32 per cento di cacao in polvere.

Quesito:

E' obbligatorio per il Cioccolato in polvere e per gli altri Cioccolati (2d, 3, 4, 5, 8 e 9), qualora utilizzati come ingredienti (in special modo se soggetti a Quid), indicare i rispettivi «cacao: ... % min» ?

Grazie a chi vorrà collaborare.

Cordialmente,

trentino


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Oggetto:

A mio avviso no, dato che l'art. 5 precisa trattarsi dell'etichettatura dei prodotti, che io intendo come “prodotti venduti come tali”.

In caso contrario sarebbe necessaria una precisazione del tipo “... anche qualora detti prodotti siano utilizzati come ingredienti...”.


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Oggetto:

Grazie alf!

Assodato che non v’è obbligo, ritengo comunque che rappresenti un che (quid) di più qualificante, nel caso di cioccolati e confetture utilizzati come ingredienti (tipicamente nei prodotti di pasticceria), associare alla dichiarazione del QUID l’enunciazione dei tenori di cacao% / frutta%, se ed  in  quanto utilizzati oltre i minimi prescritti.

Qualora le qualità degli stessi (cioccolati e confetture) fossero diffusamente quelle minime, per superare la concorrenza, ....

Cordialmente,

trentino


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