Etichetta cumulativa per Cesto contenente Vini differenti
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avrei bisogno di un vostro parere per districarmi da un dubbio che ho.
In ottemperanza al Regolamento (UE) n°1169/2011 mi trovo a realizzare un'etichetta esterna ad un imballo secondario (contenente una selezione di alimenti preconfezionati assemblati in un cesto) che riporta le denominazioni e gli allergeni dei prodotti contenuti.
All'interno posso avere, pertanto, varie tipologie di vino; alcune delle quali Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), Indicazione Geografica Tipica (IGT), ecc. oltre al comune vino da tavola.
Considerando che è presente una foto con un elenco del contenuto del cesto in cui i vini a Denominazione d'Origine sono riportati con la descrizione completa; a vostro avviso posso nell'etichetta sottostante riportare la denominazione generica "vino rosso" ed accorpare in un'etichetta sola più referenze (che magari si differenziano soltanto per la tipologia di vino)?
Grazie!
Oggetto: Etichetta cumulativa per Cesto contenente Vini differenti
Per meglio chiarire (poichè in effetti la mia precedente dichiarazione non era comprensibilissima) specifico che da me si allestiscono e commercializzano anche confezioni regalo; ovverosia cesti contenenti diversi prodotti alimentari preconfezionati, chiusi in una scatola, all'interno della quale sono poi venduti al Pubblico.
Dopo vari pareri, al fine di rispettare il già citato Reg. (UE) n°1169/2011, abbiamo optato per apporre un'etichetta sotto l'imballo secondario e contenente tutte le denominazioni e gli allergeni dei vari prodotti contenuti.
A questa etichetta si somma un'adesivo frontale, riportante la foto del cesto ed un elenco dei prodotti contenuti (l'elenco è una descrizione puramente commerciale).
Alcune referenze sono identiche e pertanto ho la possibilità di utilizzare la medesima etichetta; mentre altre sono simili, caratterizzate dallo stesso cesto e stessi prodotti ad eccezione del vino, che può essere ad esempio in un cesto una Denominazione di Origine; mentre in un altro un comune vino da tavola.
In questi casi, considerando che sulla foto le Denominazioni di Origine sono indicate in modo chiaro (anche per valorizzarne commercialmente la presenza), secondo voi posso inserire una denominazione generica come "vino rosso" ed usare una sola etichetta a prescindere che nel cesto A ci sia ad esempio un Chianti e nel cesto B ci sia un generico vino da tavola?
Questa esigenza nasce dal fatto che, meno etichette creo e codifico, meno possibilità di errore da parte degli operatori in linea ci sono. Considerate, infatti, che si tratta di circa 150 referenze; pertanto, in un situazione di accorpamento, avrei la possibilità di passare da 130 etichette diverse a 80 etichette.
- all’interno della scatola/cesto sono contenuti alimenti preimballati regolarmente etichettati;
- sulla scatola/cesto c’è l’elenco di tutte le denominazioni di vendita, comprese le varie DOC/DOCG/DOP/IGP ed anche le voci Vino rosso/Vino bianco/Vino rosato per quelli non DO, con indicati in corrispondenza di ciascuna voce i relativi allergeni (contiene…);
- nella scatola/ cesto alcuni prodotti dell’elenco potrebbero non essere presenti;
io adotterei la seguente soluzione:
- all’inizio di ogni denominazione, cerchietto da contrassegnare X per quelli presenti;
- in corrispondenza di ogni denominazione di vendita, aggiungerei la quantità del contenuto (...g / ...ml);
- alla fine dell’elenco, X = prodotti presenti nella confezione.
Fuori elenco:
- TC/TMC in considerazione del prodotto con minor durabilità (non è necessario specificare quale)
- condizioni particolari di conservazione in considerazione del prodotto più “debole” (non è necessario specificare quale).
- nome o ragione sociale e indirizzo dell’operatore del settore alimentare di cui all’articolo 8, paragrafo 1 (RegUE 1169/2011)
_____________
S. E&O
Riferimenti da RegUE 1169/2011
Art. 8.7
Omissis…,
In deroga al primo comma, gli operatori del settore alimentare assicurano che le indicazioni di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettere a), f), g) e h), figurino anche sull’imballaggio esterno nel quale gli alimenti preimballati sono presentati al momento della commercializzazione.
Articolo 9
Elenco delle indicazioni obbligatorie
1. Conformemente agli articoli da 10 a 35 e fatte salve le eccezioni previste nel presente capo, sono obbligatorie le seguenti indicazioni:
a) la denominazione dell’alimento;
c) qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico elencato nell’allegato II o derivato da una sostanza o un prodotto elencato in detto allegato che provochi allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma alterata;
f) il termine minimo di conservazione o la data di scadenza;
g) le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego;
h) il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare di cui all’articolo 8, paragrafo 1;
L'adesivo che riporta la foto ha le descrizioni commerciali (che in alcuni casi sono di fantasia, in altri sono le denominazioni legali, vedi vini o formaggi DOP) con i pesi/quantità dei vari prodotti e la quantità di pezzi contenuti.
Dato che però lo spazio è ristretto abbiamo optato per un'etichetta sottostante che riporta le denominazioni legali (non sempre comprensibili, quindi non adatti a pubblicizzare il prodotto verso il consumatore se vuole solo farsi un'idea di cosa troverà all'interno) e gli allergeni dei singoli prodotti.
Ovviamente ogni prodotto all'interno del cesto è regolarmente etichettato (e controllato per ogni referenza dalla sottoscritta per evitare prodotti non conformi al più volte citato Reg. UE n°1169/2011) e sull'imballo compaiono le indicazioni di TMC del prodotto meno durevole, lotto di confezionamento del cesto, nome ed indirizzo di confezionamento, condizioni di conservazione, ecc.
Per rendere più fruibile faccio qualche esempio pratico:
Purtroppo non mi è consentito elaborare la foto per tutta una serie di motivazioni, che vado a riassumere di seguito:
si tratta di un veicolo d'immagine, nel quale i testi sono marginali e ridotti al minimo;
sulla foto è stato specificato di prendere visione dell'etichetta sottostante per tutti i dettagli. Oltre non si può andare.. anche perchè, se scrivessi relativamente ai solfiti nel vino, dovrei inevitabilmente elencare anche gli allergeni per tutti gli altri ingredienti (e quando si tratta di praline, o biscotti, o panettone, il testo diviene decisamente lungo)
non potrei mantenere il testo blilingue, come invece faccio applicando un'etichetta sotto l'imballo, nella quale non ho problemi di spazio.