Ciao, in base alle informazioni che mi hai dato il latte subisce già analisi dal fornitore; molti sono però i parametri da valutare, infatti durante il trasporto, lo stoccaggio e la lavorazione molte sono le dinamiche in cui il latte potrebbe subire delle modificazioni a livello microbiologico, chimico e fisico
-in primo luogo suppongo verranno effettuati controlli sul prodotto in ingresso (al fine di consentirne lo scarico) allo stabilimento con frequenza di due analisi al mese per quanto riguarda la qualità del latte (indipendentemente dalle analisi già effettuate dai fornitori ) tipologie: analisi per accettazione (cellule somatiche e carica batterica sono obbligatori, per la qualità (facoltativi) invece si effettuano anche acidità,punto crioscopico e urea)
-il tipo di trattamento termico che subisce il latte al caseificio (pastorizzazione,sterilizzazione) o se viene devoluto a ulteriore trasformazione (caseificazione); esempio per il controllo della corretta pastorizzazione (negatività alla fosfatasi)
-verifiche analitiche durante il ciclo di lavorazione nelle diverse fasi e sul prodotto finito prima della consegna ai consumatori
-test di controllo di conformità andrebbero effettuati quotidianamente (sostanze inibenti)
-importante da valutare le non conformità e le azioni correttive
-la frequenza e le tipologie di analisi indipendentemente dal tipo di caseificio faranno affidamento a quanto pianificato dal piano HACCP composto da un insieme di corrette prassi igienica da mettere in atto tese a garantire il criterio dei rispetti per ogni tipologia di latte ed effettuare i controlli per la verifica (tipologia di prodotto; criterio; limite; modalità di calcolo media geometrica mobile calcolata periodo di totale giorni; frequenza di almeno un prelievo di quindici giorni)
-tutte le analisi devono essere effettuate e registrate nel manuale aziendale per garantire un prodotto genuino ed igienicamente sicuro.
Dammi più informazioni e fammi sapere!
-in primo luogo suppongo verranno effettuati controlli sul prodotto in ingresso (al fine di consentirne lo scarico) allo stabilimento con frequenza di due analisi al mese per quanto riguarda la qualità del latte (indipendentemente dalle analisi già effettuate dai fornitori ) tipologie: analisi per accettazione (cellule somatiche e carica batterica sono obbligatori, per la qualità (facoltativi) invece si effettuano anche acidità,punto crioscopico e urea)
-il tipo di trattamento termico che subisce il latte al caseificio (pastorizzazione,sterilizzazione) o se viene devoluto a ulteriore trasformazione (caseificazione); esempio per il controllo della corretta pastorizzazione (negatività alla fosfatasi)
-verifiche analitiche durante il ciclo di lavorazione nelle diverse fasi e sul prodotto finito prima della consegna ai consumatori
-test di controllo di conformità andrebbero effettuati quotidianamente (sostanze inibenti)
-importante da valutare le non conformità e le azioni correttive
-la frequenza e le tipologie di analisi indipendentemente dal tipo di caseificio faranno affidamento a quanto pianificato dal piano HACCP composto da un insieme di corrette prassi igienica da mettere in atto tese a garantire il criterio dei rispetti per ogni tipologia di latte ed effettuare i controlli per la verifica (tipologia di prodotto; criterio; limite; modalità di calcolo media geometrica mobile calcolata periodo di totale giorni; frequenza di almeno un prelievo di quindici giorni)
-tutte le analisi devono essere effettuate e registrate nel manuale aziendale per garantire un prodotto genuino ed igienicamente sicuro.
Dammi più informazioni e fammi sapere!