Approvvigionamento: frequenza analisi latte

TAFF: Talkin´about Food Forum

Sei qui: Legislazione Alimentare --> Approvvigionamento: frequenza analisi latte

Se desideri rilasciare nuove dichiarazioni, scaricare files, rispondere direttamente agli autori delle dichiarazioni presenti all'interno di questa discussione, dal titolo Approvvigionamento: frequenza analisi latte, occorre effettuare il login, previa registrazione al Forum. Per maggiori dettagli puoi consultare la F.A.Q.

Oggetto:

ciao a tutti,

secondo Voi (secondo le disposizioni normative!) un caseificio che acquista latte con analisi periodiche regolari è tenuto a fare a sua volta le analisi del latte? ed eventualmente ogni quanto? ...io direi di no a meno che il prodotto non dia sospetti!

la Vostra esperienza cosa mi dice????

grazie mille per la collaborazione!


replyemailprintdownloadaward

Oggetto: Approvvigionamento: frequenza analisi latte
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:
Ciao, in base alle informazioni che mi hai dato il latte subisce già analisi dal fornitore; molti sono però i parametri da valutare, infatti durante il trasporto, lo stoccaggio e la lavorazione molte sono le dinamiche in cui il latte potrebbe subire delle modificazioni a livello microbiologico, chimico  e fisico
-in primo luogo suppongo verranno effettuati controlli sul prodotto in ingresso (al fine di consentirne lo scarico) allo stabilimento  con frequenza di due analisi al mese per quanto riguarda la qualità del latte (indipendentemente dalle analisi già effettuate dai fornitori ) tipologie: analisi per accettazione (cellule somatiche e carica batterica sono obbligatori, per la qualità (facoltativi)  invece si effettuano anche acidità,punto crioscopico e urea)
-il tipo di trattamento termico che subisce il latte al caseificio (pastorizzazione,sterilizzazione)  o se viene devoluto a ulteriore trasformazione (caseificazione); esempio per il controllo della corretta  pastorizzazione (negatività alla fosfatasi)
-verifiche analitiche durante il ciclo di lavorazione nelle diverse fasi e sul prodotto finito prima della consegna ai consumatori
-test di controllo di conformità andrebbero effettuati quotidianamente (sostanze inibenti)
-importante da valutare le non conformità e le azioni correttive
-la frequenza e le tipologie di analisi indipendentemente dal tipo di caseificio faranno affidamento a quanto pianificato dal piano HACCP composto da un insieme di corrette prassi igienica da mettere in atto tese a garantire il criterio dei rispetti per ogni tipologia di latte ed effettuare i controlli per la verifica (tipologia di prodotto; criterio; limite; modalità di calcolo media geometrica mobile calcolata periodo di totale giorni; frequenza di almeno un prelievo di quindici giorni)
-tutte le analisi devono essere effettuate e registrate nel manuale aziendale per garantire un prodotto genuino ed igienicamente sicuro.

Dammi più informazioni e fammi sapere!


replyemailprintdownloadaward

Oggetto:

ciao Marco,

il fatto è che stiamo parlando di un caseificio che lavora 500 litri di latte al giorno!

come posso fare per ridurre al minimo i controlli e quindi i costi?

inoltre vorrei sapere la normativa aggiornata è

  • Regolamento 1020/2008 introduce alcune modifiche al Regolamento 853/2004 tali modifiche riguardano i valori di carica batterica nel latte vaccino crudo

     

  • Regolamento 1664/2006 introduce alcune modifiche al Regolamento 2074/2005. Tali modifiche riguardano metodi di analisi e prova per il latte crudo ed il latte trattato termicamente

     

  • Regolamento 1663/2006 introduce alcune modifiche al Regolamento 854/2004 Tali modifiche riguardano i controlli sulla produzione di latte crudo

     

  • Regolamento 1662/2006 introduce alcune modifiche al Regolamento 853/2004 requisiti sanitari relativi alla produzione di latte crudo e colostro e prodotti da questi derivati

     

  • Regolamento 1162/2009 abroga e sostituisce il Regolamento 2076/2005

     

  • Regolamento  (ce) 178/2002 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del  28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel settore della sicurezza alimentare"

     

  • REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari

     

  • REGOLAMENTO (CE) N. 853/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale

     

  • REGOLAMENTO (CE) n. 2073/2005 DELLA COMMISSIONE del 15 novembre 2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari. 

     

  • Regolamento CE n. 2074/2005 recante modalità di attuazione e deroghe relative a

     

  • taluni prodotti di cui ai Regolamenti (CE) 852-853-854-882/2004.

     

  • Regolamento CE n. 2076/2005 che fissa disposizioni transitorie per l’applicazione dei

     

  • Regolamenti (CE) 852-853-854-882/2004.

     

  • REGOLAMENTO (CE) N. 1441/2007 DELLA COMMISSIONE

     

  • del 5 dicembre 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 2073/2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari

quindi per il latte in ingresso è la Regolamento 1020/2008  e per il prodotto finito il 1441/2007... giusto????

 

aiutami dai!

grazie mille per le tue risposte!

 


replyemailprintdownloadaward



Parole chiave (versione beta)

latte, analisi, controllo, prodotto, caseificio, latte crudo, prodotto alimentare, regolamento ce n 853 2004, regolamento ce n 1441 2007, qualita, fornitore, pastorizzazione, regolamento ce n 882 2004, produzione, requisiti, verifica, microbico, regolamento ce n 2073 2005, azione correttiva, parametri, sicurezza prodotti alimentari, analisi latte, igienico, origine, conforme, microbiologico, regolamento ce n 854 2004, acidita, igiene, valori, livello, regolamento ce n 852 2004, prelievo, stoccaggio, base, legislazione alimentare, regolamento ce n 178 2002, dichiarazione inizio attivita, sicuro, animale, consumatore, non conformita, igiene alimenti, punto crioscopico, chimico fisico, genuino, trattamento termico, caseificazione, limite, efsa, piano haccp, sterilizzazione

Discussioni correlate