Non ho presenti norme che pongono limiti alla fantasia culinaria dei cuochi dei ristoranti (ovviamente nel rispetto delle norme sugli additivi).
Secondo me il pane è alla pari di qualsiasi altra pietanza ( nel rispetto dei parametri chimico fisici previsti dalla normativa sul pane).
Tuttavia mi stimoli una curiosità: la denominazione di vendita del pane somministrato (sia autoprodotto che acquistato).
Varie tipologie sono presentate con l'unico termine
pane : non si informa se è comune , allo strutto, al latt e, all'olio...Secondo voi il cliente deve essere informato?