Eccomi di nuovo, ^__^
come prima cosa desidero ringraziare gris.a ed alfclerici per le solerti ed impeccabili dichiarazioni, che sottoscrivo. Tuttavia, riflettendo, ho maturato alcuni pensieri (forse inutili tecnicismi) che desidererei condividere con voi e che pertanto vado ad esporvi sinteticamente:
1) occorrerebbe inquadrare meglio le tipologie di problematiche oggetto di segnalazione.. Accomunare "corbellerie" (come l'uso improprio dei termini "Marmellata" e "Grappa", seppur da parte di chi dovrebbe fare informazione) con sofisticate "macchinazioni" per ingannare l'inerme consumatore, mi sembra vagamente una forzatura;
Pertanto, potremmo prevedere la creazione di una nuova discussione dedicata ai casi più eclatanti (es. Pubblicità Ingannevole, Frodi, etc); mentre nella presente potremmo continuare ad inserire quelli rientranti a pieno titolo nelle sviste, nella mancanza di competenza specifica da parte dell' "esperto" di turno, etc.
2) Concordo pienamente sulla necessità di mettere a conoscenza del grande pubblico i comportamenti scorretti. Proprio per tale ragione, oltre a segnalare il fatto agli organismi preposti, ritengo sia utile consentire una maggiore visibilità agli argomenti via via affrontati.
Pensavo, pertanto, di adottare un format simile a quello della discussione TAFF: i Tecnologi Alimentari si raccontano: ossia una discussione "madre" da cui si dipartono le discussioni "figlie".
Quest'ultimo accorgimento dovrebbe agevolare gli utenti nel trovare l'informazione desiderata. Faccio un esempio pratico, a scanso di equivoci: se un utente cerca tra le discussioni (ad esempio ricorrendo alla nostra mappa del sito) e difficile che cerchi "corbellerie alimentari", ma è assai più probabile che cerchi "pasta 100% mais".
Il pericolo è che si generi una mega discussione da decine e decine di post, senza che però i contenuti godano della giusta visibilità (a parte quella dei pochi utenti che, conoscendola, rilasceranno le prorie dichiarazioni).
Cosa ne pensate?
A presto!
Giulio