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Secondo voi, in un periodo come questo, contrassegnato da una contrazione dei mercati, ha senso intraprendere un percorso di certificazione? Se sì, quali certificazioni offrono maggiori vantaggi in termini di competitività e di visibilità?
Secondo voi, in un periodo come questo, contrassegnato da una contrazione dei mercati, ha senso intraprendere un percorso di certificazione? Se sì, quali certificazioni offrono maggiori vantaggi in termini di competitività e di visibilità?
Bye bye!
Giulio
Ciao Giulio,
bella domanda!
Non penso ci sia una risposta univoca, perchè molto dipende dai volumi e da come è strutturata l'azienda.
Se si esporta regolarmente (non occasionalmente), mi riferisco in particolare ad USA e Giappone, la certificazione è un pre-requisito, soprattutto per i rigorosi controlli all'ingresso.
In Italia una legge non scritta è che per lavorare con la GDO è quasi indispensabile essere certificati IFS-BRC.
Concordo con Ilaria. Anche secondo me bisogna valutare attentamente i singoli casi. In linea di massima, oggi come oggi, se non si lavora con l'estero non ha tanto senso essere certificati. Per la scelta del tipo di certificazione tieni presente che in Germania e Francia è più utile IFS, per Inghilterra e Irlanda BRC. Mentre per America e Asia io forse vedo più indicata l'ISO22000.. Ciao!!!!!
Ma ha veramente senso certificarsi? Tenendo conto che chi viene giudicato (l'azienda che vuole certificarsi) è anche chi paga l'ente di certificazione. Soprattutto dopo quello che è successo a livello finanziario..
Parole chiave (versione beta)
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