Non mi sto a soffermare più di tanto sul fenomeno della Bioluminescenza, di cui potremo se vorrete poi parlare e approfondirne il principio.
Per adesso ti basti sapere che:
Il Bioluminometro misura la quantità di ATP su una superficie sfruttando una reazione biochimica che converte l’ATP in luce in maniera quantitativamente proporzionale secondo la seguente reazione che ho così cercato di riassumere.
Mg++
LUCIFERINA+ATP ———>OSSILUCIFERINA+CO2 +AMP+ LUCE (enzima luciferasi)
In questo caso il prelievo dell’ATP viene fatto mediante strisciolina con un tampone il quale verrà successivamente messo in contatto con i reattivi che determinano la reazioneL’emissione luminosa di tale reazione viene poi misurata dallo strumento e il risultato espresso dallo strumento stesso in RLU (Unità di Luce Relative)
Il vantaggio di questo metodo è il risultato immediato (in circa 2 minuti) che consente di intervenire immediatamente sulle superfici non idonee.
Rubadisco scrivendo su google la parola Bioluminometro ti si aprità un mondo con le più svariate offerte per l'acquisto di" Kit Bioluminometro".
Ciao, se hai bisogno o vuoi approfondire l'argomento chiedi pure.
Ciao Raffaella, proprio oggi leggevo questo post di marco896, dal titolo Kit rapido analisi microbiologiche. Si tratta proprio dello spin-off universitario di cui ti parlavo.. Bada bene, non parliamo di analisi istantanee, ma sicuramente molto più rapide rispetto alle tradizionali. Per ora è tutto!! Bye bye!
Giulio
Esiste anche un nuovo kit consistente in un tampone per il rilevamento di sporco sulle superfici. Non conosco il chimismo del metodo, ma sicuramente non si tratta di un sistema diretto di conta dei microrganismi (secondo me e' una ricerca della presenza di grassi o proteine tra quanto assorbito dal tampone). Il produttore dichiara una risposta entro 10 minuti. A mio avviso puo' essere utilizzato per controlli di routine (dopo aver testato opportunamente il kit), ma non credo che possa essere un metodo sostitutivo di quelli tradizionali. Il kit si chiama "Clean Test" ed e' prodotto dalla Liofilchem di Roseto degli Abruzzi.
Esiste anche un nuovo kit consistente in un tampone per il rilevamento di sporco sulle superfici. Non conosco il chimismo del metodo, ma sicuramente non si tratta di un sistema diretto di conta dei microrganismi (secondo me è una ricerca della presenza di grassi o proteine tra quanto assorbito dal tampone). Il produttore dichiara una risposta entro 10 minuti. A mio avviso può essere utilizzato per controlli di routine (dopo aver testato opportunamente il kit), ma non credo che possa essere un metodo sostitutivo di quelli tradizionali. Il kit si chiama Clean Test ed è prodotto dalla Liofilchem di Roseto degli Abruzzi. Salve a tutti, ho letto della discussione a proposito dei tamponi, sicuramente i kit indicati, sono utili in azienda, ma non c'è ombra di dubbio che non abbiano valenza ufficiale per gli organi di controllo come mezzi per la verifica della correttezza, nei modi e nei tempi, delle procedure di sanificazione. Le analisi hanno validità solo se eseguite in un laboratorio riconosciuto a livello regionale e accreditato a livello nazionale per l'esecuzione delle analisi nell'ambito delle procedure di autocontrollo. Nel caso di aziende che hanno laboratori interni, l'esecuzione delle analisi dovrà comunque avvenire secondo metodiche ufficiali.
Buongiorno a tutti, mi aggiungo alla discussione.
I kit rapidi di cui gli utenti prima di me parlano possono avere una ragione dell'utilizzo, se si vuole avere una valutazione in tempo reale delle condizioni igieniche di un sito produttivo, in quanto è un parametro che bisogna controllare e tenere monitorato. La brever isposta è ragionata sul fatto che i ritmi produttivi sono molto stringenti e un'analisi microbiologica richiede tempi troppo lunghi non compatibili con le esigenze produttive.
La soluzione chemi sentirei di adottare è fare primauna valutazione del kit, intesa come studio su impianto pilota a diversi livelli di contaminazione per verificare l'adeguatezza del kit a dare un risultato preciso, accurato ed esatto. Poi procederei all'utilizzo sull'impianto di dimensioni reali e ne valuterei nel tempo l'efficacia.
Ovviamente l'uso di simili test non toglie che i controlli routinari di tipo microbiologici (specie quelli ufficiali) devono essere comunque fatti, tuttavia può aiutare l'azienda a cercare di limitare il numero e soprattutto i costidi una verifica microbiologica compatibilmente con gli stretti tempi produttivi. La mia personale opinione è di servirsi di simili kit in produzione e mandare periodicamente ad un laboratorio accreditato i campioni di cui si vuole avere una corretta valutazione.
Spero di essere stato di aiuto e di avere dato spunti utili per una proficua e pacifica discussione.
Saluti a tutti
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