Buongiorno a tutti, mi aggiungo alla discussione.
I kit rapidi di cui gli utenti prima di me parlano possono avere una ragione dell'utilizzo, se si vuole avere una valutazione in tempo reale delle condizioni igieniche di un sito produttivo, in quanto è un parametro che bisogna controllare e tenere monitorato. La brever isposta è ragionata sul fatto che i ritmi produttivi sono molto stringenti e un'analisi microbiologica richiede tempi troppo lunghi non compatibili con le esigenze produttive.
La soluzione chemi sentirei di adottare è fare primauna valutazione del kit, intesa come studio su impianto pilota a diversi livelli di contaminazione per verificare l'adeguatezza del kit a dare un risultato preciso, accurato ed esatto. Poi procederei all'utilizzo sull'impianto di dimensioni reali e ne valuterei nel tempo l'efficacia.
Ovviamente l'uso di simili test non toglie che i controlli routinari di tipo microbiologici (specie quelli ufficiali) devono essere comunque fatti, tuttavia può aiutare l'azienda a cercare di limitare il numero e soprattutto i costidi una verifica microbiologica compatibilmente con gli stretti tempi produttivi. La mia personale opinione è di servirsi di simili kit in produzione e mandare periodicamente ad un laboratorio accreditato i campioni di cui si vuole avere una corretta valutazione.
Spero di essere stato di aiuto e di avere dato spunti utili per una proficua e pacifica discussione.
Saluti a tutti