Ciao fr.mags,
sull'utilità degli Albi Professionali se ne potrebbe discutere per giorni, senza probabilmente giungere ad un'opinione comune. C'è chi li vorrebbe abolire del tutto; chi ridurre numericamente, accorpandoli in pochi marco-Ordini; chi addirittura vorrebbe renderli ancora più stringenti per quanto concerne l'esercizio di determinate mansioni,...
Personalmente, ritengo che l'iscrizione all'Albo sia qualcosa in più di una semplice qualifica... Si tratta dell'adesione, riconosciuta e normata dalla Legge Italiana, ad uno specifico codice deontologico, a determinate norme di autoregolamentazione e ad un'etica professionale, che è un bene sempre più raro negli anni in cui viviamo.
Che poi anche un non-iscritto possa agire secondo i principi di cui sopra, nessuno lo mette in dubbio; tuttavia è la presenza costante di un Organo, l'Ordine Professionale, che vigila sull'operato dei propri iscritti e che, in caso di violazioni, adotta gli opportuni provvedimenti, a fare la differenza.
Devo ammettere che l'opinione che esprimi è molto diffusa: per quale ragione, dopo tanti esami dovrebbe essere necessario sostenere un'ulteriore prova, onerosa sia in termini economici, sia di tempo, per potersi finalmente definire Tecnologo Alimentare? La risposta che potrei darti è la seguente:
- l'Università prepara sotto il profilo teorico
- l'Esame di Stato attesta le capacità del candidato di correlare e mettere in pratica quanto studiato nel corso dell'Università
- l'iscrizione all'Albo Professionale sancisce l'impegno da parte del professionista, ad operare in ogni condizione secondo un preciso comportamento, comune a tutti gli iscritti
Tornando alle tue considerazioni, reputo che non abbia senso sostenere l'Esame di Stato senza poi attuare il passo successivo, ossia l'iscrizione all'Albo. L'esame di abilitazione all'esercizio della professione, di per sé, non è condizione sufficiente per divenire Tecnologo Alimentare e le motivazioni sono quelle sopra esposte.
Per fare un esempio proprio "terra terra": sarebbe come aver sostenuto l'esame di guida, ma non essersi mai preoccupati di ritirare la patente, continuando imperterriti a guidare sprovvisti di tale documento.
Anche il fatto d'affermare che l'aver sostenuto l'Esame di Stato di Tecnologo Alimentare prima o poi possa tornare utile, a mio modo di vedere le cose, significa non aver compreso il concetto stesso di Albo. Non ci si iscrive all'Albo per trovare lavoro.. Per quello ci sono i centri per l'impiego.
Infine, per quanto concerne la tua ultima considerazione, ossia l'ipotetico aiuto che l'Ordine dovrebbe dare alla "nostra figura"... Bene, io mi chiedo: ma a che titolo? L'Ordine non è un'associazione, né tanto meno un'organizzazione caritatevole. Come detto poc'anzi, la principale funzione dell'Ordine è quella di vigilare sull'operato dei propri iscritti, tutelando la dignità professionale, oltre alla collettività.
Il fatto poi che la richiesta d'aiuto, spesso provenga da non-iscritti, che tra l'altro mettono in discussione l'utilità stessa dell'Ordine, lo trovo quantomeno bizzarro..
Credo che l'unico modo per aiutare realmente la nostra figura professionale sia proprio quello di unirsi, crescere di numero (in modo da avere un peso sempre maggiore) e soprattutto di lavorare insieme per far comprendere alla collettività quali siano le reali competenze del Tecnologo Alimentare, quali le sue peculiarità, i punti di forza rispetto ad altre figure professionali e soprattutto le motivazioni per cui ogni azienda agroalimentare dovrebbe avere nel suo organico almeno un Tecnologo Alimentare.
Ti ringrazio comunque per aver espresso il tuo punto di vista e spero di aver contribuito, almeno in parte, ad allontanare questa tua avversione nei confronti dell'esame di stato. ;-)
A presto!
Giulio