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Una neolaureata di Reggio Calabria, chiede via e-mail quali siano gli effettivi sbocchi occupazionali del dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari.
Cercherò di rispondere alla domanda alla luce degli insegnamenti che caratterizzano il nostro corso di laurea. Vi rimando, inoltre, alla discussione Il Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, che offre una panoramica approfondita sul corso di laurea vecchio ordinamento (ossia pre-riforma); con la speranza che qualche utente, laureato col nuovo ordinamento, provveda ad aggiornarlo. ;-)
Responsabile Gestione Qualità
La visione più classica del laureato in S.T.A. è di Responsabile Gestione Qualità. Si tratta della figura che ha il compito di assicurare la qualità e la salubrità dei prodotti alimentari. Tra le sue mansioni ricordiamo la redazione ed il costante aggiornamento della documentazione HACCP, le verifiche (audit) interne per le eventuali certificazioni, etc.
Analista di Laboratorio
In caso di realtà più strutturate, alla suddetta figura, può essere affiancata quella di Analista di Laboratorio, che si occupa principalmente dell'esecusione materiale delle analisi volte a monitorare la qualità (in senso lato) sia dei prodotti in entrata (materie prime), sia di quelli in uscita (prodotto finito). Data la caratterizzazione analitica del profilo, questa posizione è molto ambita anche da chimici e biologi e questo, a mio modesto giudizio, contribuisce a renderla poco appetibile.
Tecnologo Responsabile Acquisti
Più interessante e, ancora poco nota in Italia, è la figura del Tecnologo Responsabile Acquisti. Coniugando lo studio di discipline tecniche ed economiche, il laureato in S.T.A. ha le competenze necessarie per valutare la qualità di una materia prima; per scegliere il materiale barrierante più opportuno;... sfuggendo pertanto a quegli errori grossolani cui può incorrere chi non ha una formazione analoga.
Tecnologo Respondabile Vendite
Un discorso simile si potrebbe fare per il Tecnologo Respondabile Vendite e questo vale soprattutto nel settore dell'impiantistica per l'industria alimentare e del packaging. Il fatto di avere una formazione e quindi un linguaggio comuni con il cliente può contribuire a capire quali siano le sue reali esigenze, garantendogli una maggiore soddisfazione e conseguentemente un maggiore ritorno per l'azienda.
Tecnologo di Processo
Un'altra posizione molto interessante è quella di Tecnologo di Processo. Questa figura ha il compito di monitorare il processo produttivo ed operare in collaborazione con altre funzioni aziendali nell'ottica del miglioramento della qualità del prodotto finito, del contenimento dei costi di produzione (attraverso un miglior sfruttamento delle risorse, una diminuzione degli scarti di lavorazione, etc.). Si tratta di una figura dotata di una notevole flessibilità, in grado di mettere in pratica gli studi affrontati e di risolvere i problemi che quotidianamente si presentano in uno stabilimento.
Responsabile Ricerca e Sviluppo
Molto ambita e sfortunatamente altrettanto utopica nel nostro Paese, è la figura dell'Responsabile Ricerca e Sviluppo. Sebbene si tratti di una figura indispensabile per ogni azienda che abbia una visione non limitata al presente; purtroppo mal si coniuga con il tessuto economico del Bel Paese, caratterizzato prevalentemente da piccole e medie imprese, che sempre meno investono in innovazione, rischiando di perdere competitività anche con i paesi emergenti.
A tutto questo, va poi aggiunto il settore della certificazione volontaria; quello pubblico: organismi di controllo (dove però subiamo la fortissima concorrenza dei laureati in medicina veterinaria), l'istruzione (sia in ambito scolastico, sia universitario), gli enti, etc.
Infine, per chi abbia maturato una seria esperienza in un determinato ambito, vi è la possibilità di svolgere la libera professione. Quest'ultima possibilità a fronte di una maggiore esposizione (il rischio imprenditoriale) offre degli indubbi vantaggi, tra cui: la possibilità di operare in piena autonomia, di confrontarsi con realtà sempre differenti,...
Come vedete, i potenziali sbocchi lavorativi ci sono e sono tanti. La speranza è che la nostra figura venga presto capita e che in un futuro non molto lontano tra le varie professioni note a tutti ci sia anche quella del Tecnologo Alimentare.
Saluti.
Giulio
Oggetto: Sbocchi occupazionali per il laureato in S.T.A.
Una neolaureata di Reggio Calabria, chiede via e-mail quali siano gli effettivi sbocchi occupazionali del dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari.
Cercherò di rispondere alla domanda alla luce degli insegnamenti che caratterizzano il nostro corso di laurea. Vi rimando, inoltre, alla discussione Il Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, che offre una panoramica approfondita sul corso di laurea vecchio ordinamento (ossia pre-riforma); con la speranza che qualche utente, laureato col nuovo ordinamento, provveda ad aggiornarlo. ;-)
Responsabile Gestione Qualità
La visione più classica del laureato in S.T.A. è di Responsabile Gestione Qualità. Si tratta della figura che ha il compito di assicurare la qualità e la salubrità dei prodotti alimentari. Tra le sue mansioni ricordiamo la redazione ed il costante aggiornamento della documentazione HACCP, le verifiche (audit) interne per le eventuali certificazioni, etc.
Analista di Laboratorio
In caso di realtà più strutturate, alla suddetta figura, può essere affiancata quella di Analista di Laboratorio, che si occupa principalmente dell esecusione materiale delle analisi volte a monitorare la qualità (in senso lato) sia dei prodotti in entrata (materie prime), sia di quelli in uscita (prodotto finito). Data la caratterizzazione analitica del profilo, questa posizione è molto ambita anche da chimici e biologi e questo, a mio modesto giudizio, contribuisce a renderla poco appetibile.
Tecnologo Responsabile Acquisti
Più interessante e, ancora poco nota in Italia, è la figura del Tecnologo Responsabile Acquisti. Coniugando lo studio di discipline tecniche ed economiche, il laureato in S.T.A. ha le competenze necessarie per valutare la qualità di una materia prima; per scegliere il materiale barrierante più opportuno;... sfuggendo pertanto a quegli errori grossolani cui può incorrere chi non ha una formazione analoga.
Tecnologo Respondabile Vendite
Un discorso simile si potrebbe fare per il Tecnologo Respondabile Vendite e questo vale soprattutto nel settore dell impiantistica per l industria alimentare e del packaging. Il fatto di avere una formazione e quindi un linguaggio comuni con il cliente può contribuire a capire quali siano le sue reali esigenze, garantendogli una maggiore soddisfazione e conseguentemente un maggiore ritorno per l azienda.
Tecnologo di Processo
Un altra posizione molto interessante è quella di Tecnologo di Processo. Questa figura ha il compito di monitorare il processo produttivo ed operare in collaborazione con altre funzioni aziendali nell ottica del miglioramento della qualità del prodotto finito, del contenimento dei costi di produzione (attraverso un miglior sfruttamento delle risorse, una diminuzione degli scarti di lavorazione, etc.). Si tratta di una figura dotata di una notevole flessibilità, in grado di mettere in pratica gli studi affrontati e di risolvere i problemi che quotidianamente si presentano in uno stabilimento.
Responsabile Ricerca e Sviluppo
Molto ambita e sfortunatamente altrettanto utopica nel nostro Paese, è la figura dell Responsabile Ricerca e Sviluppo. Sebbene si tratti di una figura indispensabile per ogni azienda che abbia una visione non limitata al presente; purtroppo mal si coniuga con il tessuto economico del Bel Paese, caratterizzato prevalentemente da piccole e medie imprese, che sempre meno investono in innovazione, rischiando di perdere competitività anche con i paesi emergenti.
A tutto questo, va poi aggiunto il settore della certificazione volontaria; quello pubblico: organismi di controllo (dove però subiamo la fortissima concorrenza dei laureati in medicina veterinaria), l istruzione (sia in ambito scolastico, sia universitario), gli enti, etc.
Infine, per chi abbia maturato una seria esperienza in un determinato ambito, vi è la possibilità di svolgere la libera professione. Quest ultima possibilità a fronte di una maggiore esposizione (il rischio imprenditoriale) offre degli indubbi vantaggi, tra cui: la possibilità di operare in piena autonomia, di confrontarsi con realtà sempre differenti,...
Come vedete, i potenziali sbocchi lavorativi ci sono e sono tanti. La speranza è che la nostra figura venga presto capita e che in un futuro non molto lontano tra le varie professioni note a tutti ci sia anche quella del Tecnologo Alimentare.
Saluti. Giulio
Ciao a tutti, mi permetto di esprimere una nota"sentimentale" alla già più che esaustiva risposta gi Giulio. Essere tecnologo ti permette di conoscere meglio il mondo che ti circonda, in una realtà come quella di oggi in cui spesso i giornalisiti mirano a fare sensazionalismo con le loro notizie, il Tecnologo, in questa selva sà trovare la luce ed essere ben preparato e obbiettivo: può diventare il punto di riferimento per amici e famigliari che di alimentazione non sanno proprio nulla. Con tutta la chimica che ti fanno studiare gli sbocchi, oltre che nel mondo alimetare sono anche nell'ambito farmaceutico e cosmetico (io ho appena rifiutato di lavoare nella cosmesi perchè mi dispiaceva lasciare il mondo alimentare). se si sanno prendere le occasioni giuste e si è disposti a spostarsi anche di qualche KM le possibilità per il Tecnologo sono davvero tante e tutte interessanti. Ricordati che siamo una delle poche figure professionali che esce dall'università con una preparazione specifica e competente rimane il problema che forse il mondo di oggi non è pronto per una figura coma la nostra, stiamo prendendo piede ma con molta fatica (l'italia non accetta le novità e le competenza scentifiche) quindi per ora bisogna combattere e titarsi sù le maniche ma sono convinta che da qui al futro breve la nostra professione sarà ben chiara e apprezzata.
Ciao a tutti mi sono appena registrato a questo forum e sono felice di poter contribuire nel mio piccolo a poter dar voce alla nostra figura...Rispondendo alla tua domanda, volevo dirti, nonostante il tecnologo alimentare abbia la possibilità di svolgere svariati compiti, non riusciamo a trovar lavoro, anzi la nostra figura (come mi ha detto stamattina la segretaria di un'agenzia del lavoro) non è (purtroppo) ben vista dalle aziende, perchè ritengono che i chimici siano più capaci e che hanno nel passato assunto dei nostri colleghi incapaci a svolgere la propria mansione. Questo mi ha offeso terribilimente, perchè io penso che tutti noi abbiamo fatto enormi sacrifici per ottenere questo titolo e non mi sento assolutamente inferiore a qualsiasi altra figura professionale...Come facciamo a farci accettare dalle aziende?
Ciao a tutti mi sono appena registrato a questo forum e sono felice di poter contribuire nel mio piccolo a poter dar voce alla nostra figura...Rispondendo alla tua domanda, volevo dirti, nonostante il tecnologo alimentare abbia la possibilità di svolgere svariati compiti, non riusciamo a trovar lavoro, anzi la nostra figura (come mi ha detto stamattina la segretaria di un agenzia del lavoro) non è (purtroppo) ben vista dalle aziende, perchè ritengono che i chimici siano più capaci e che hanno nel passato assunto dei nostri colleghi incapaci a svolgere la propria mansione. Questo mi ha offeso terribilimente, perchè io penso che tutti noi abbiamo fatto enormi sacrifici per ottenere questo titolo e non mi sento assolutamente inferiore a qualsiasi altra figura professionale...Come facciamo a farci accettare dalle aziende?
hai proprio ragione...anke io sono una neo laureata in STA...ma nn dobbiamo abbatterci...ma dove ti sei laureato?
Mi sono laureato a Catania da meno di un anno...Si è vero non bisogna abbatterci, ma non avrei il coraggio di consigliare questo corso di laurea ad un amico o conoscente!!E' stata dura ottenere questo titolo perchè almeno a Catania (e penso anche altrove) diventare tecnologo alimentare è molto difficile e ora ritrovarmi disoccupato mi fa incavolare, mi capisci?
Tu dove ti 6 laureata?
Mi sono laureato a Catania da meno di un anno...Si è vero non bisogna abbatterci, ma non avrei il coraggio di consigliare questo corso di laurea ad un amico o conoscente!!è stata dura ottenere questo titolo perchè almeno a Catania (e penso anche altrove) diventare tecnologo alimentare è molto difficile e ora ritrovarmi disoccupato mi fa incavolare, mi capisci?
Tu dove ti 6 laureata?
Io sono laureata a campobasso...ora sono in cerca anche io, sto facendo un corso di perfezionamento alla cattolica di roma..e la scorsa settiman sono stata a bologna per lasciare un po di curriculum presso delle agenzie..speriamo bene..voglio essere ottimista!
P.s.: ma hai mai pensato alla libera professione? Tanto per iniziare.. sabri
io sono laureata a campobasso...ora sono in cerca anke o , sto facendo un corso di perfezionamento alla cattolica di roma..e la scorsa settiman sono stata a bologna per lasciare un po di curriculum presso dlle agenzie..speriamo bene..voglio essere ottimista
ps ma hai mai pensato alla libera professione?tanto per iniziare.. sabri
Prima di fare libera professione, vorrei fare un po' di esperienza in un laboratorio chimico degli alimenti! Prima di iniziare l'università ho riscontrato molte difficoltà con la chimica generale, ma dopo aver fatto organica, mi sono appassionato di questi studi...Io ora abito a 80 Km da Bologna e sinceramente anche qui in Emilia Romagna per noi ci sarebbe qualcosa ma non ci vogliono o le proposte sono veramente poche!!Beh speriamo bene alla fine molliamo l'Italia!!!