Ciao Gianna. Sulla rintracciabilità non posso aiutarti, mi dispiace, comunque volevo dirti una cosa riguardo al rapporto con gli operai:
Io non lavoro però ho avuto una breve esperienza a contatto con gli operai da studente e devo dire che forse ho capito cosa intendi. Ripeto, forse. In ogni caso, anche se fosse una esperienza diversa sarebbe interessante lo stesso, secondo me, confrontarsi su questo tema.
Tutti i tecnologi (credo) hanno a che fare con operai, quindi credo che qualcuno che lavora già, potrà darti (e darmi) consigli avendo già superato problemi come il tuo, comunque, vorrei dirti la mia opinione a riguardo:
Gli operai, come sai bene, fanno lo stesso lavoro tutto il giorno, fanno un lavoro poco stimolante. Lavorano soltanto per portare a casa lo stipendio, che dovrebbe essere inferiore a quello che percepisci tu. Fanno un lavoro più faticoso. Più pericoloso. A volte si sentono frustrati. Non ottengono riconoscimenti.
Con chi se la prendono? Anzi, per meglio dire, chi invidiano? Invidiano te. Perché hai preferito studiare, anzi sei riuscita a studiare. La maggior parte degli operai sostiene che la scuola sia una noia mortale ma la verità è che hanno incontrato parecchie difficoltà e quindi hanno ripiegato su un lavoro manuale. In realtà invidiano la tua bravura, la tua tenacia. Si sentono inferiori.
Si annoiano sul posto di lavoro e spesso l'unica cosa divertente per loro sono i rapporti sociali con gli altri operai. Quindi cerca di non prendertela se scherzano o se ti fanno qualche dispetto (con me ci hanno provato dopo una settimana). Non starci male.
Ad ogni modo, nonostante io non sopporti l'invidia di nessuno e trovi le persone che mi invidiano e mi manifestano la loro invidia, persone difficili da gestire, non si possono evitare. Bisogna riuscire ad allacciare un rapporto anche di facciata e riuscire con il tempo a farseli amici.
Se diventano tuoi nemici ti renderanno il lavoro un inferno.
Un buon punto di partenza potrebbe essere non farli sentire inferiori, apprezzando il loro lavoro e imparare a fare il loro lavoro prima di dare "ordini" (assegnare compiti). Ma per il resto anch'io penso che avrò difficoltà e spero di sentire il parere di altri, magari di qualcuno che è riuscito a superare questo increscioso problema.
Se poi la cosa risultasse davvero ingestibile penso che consultare uno psicologo sia la cosa migliore. Ti aiutebbe a conoscere le persone che hai intorno a te, ti darebbe consigli su come relazionarti , come fare perché non ti siano di ostacolo ma soprattutto per non stare male tu.
In bocca al lupo. Facci sapere come va.