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avrei una domanda. Oggi mi trovavo ad un corso e, discutendo di HACCP, mi sono trovato in discordaza con alcuni colleghi. Il mio quesito è questo: parlando di una realtà aziendale generica, il controllo materie prime può essere considerato un CCP?
Secondo me no, mentre secondo una collega sì, perchè all'arrivo viene controllato visivamente l'imballaggio, le etichette, etc. Anche se non è previsto un monitoraggio continuo, lei sosteneva potesse essere considerato un CCP; continuava asserendo che, a suo avviso, un monitoraggio non è solo considerato come un numero e che il fatto di rilevare la temparatura in modo non continuo (a campione) può essere considerato monitoraggio di un CCP.
Secondo me sarebbe più giusto considerarlo CP o PRP, ma perchè sul fatto di considerare un CCP come monitoraggio continuo esistono pareri tanto discordanti?
Qualcuno potrebbe chiarirmi il dubbio?
Grazie.
Oggetto: Controllo materie prime come CCP e relativo monitoraggio
Sì, a rigor di logica sono d'accordo con te, dipenderà dalla tipologia di materie prime e dall'applicazione dell'albero delle decisioni per stabilire se si possa trattare di un CCP o meno.
Però, rimanendo nel caso generico, un CCP per sua stessa definizione non dovrebbe avere un monitoraggio continuo per poter essere considerato tale? O mi sta sfuggendo qualcosa?
Ciao Matteo, bella domanda! E' una classica diatriba tra tecnici del settore.
Posso dirti che l'albero delle decisioni della ISO22000 ti aiuta abbastanza a capire, poichè una domanda è proprio se è possibile monitorare in continuo o meno la fase; se non é possibile, automaticamente non è un CCP ma un oPRP. Quindi faccio comuque dei controlli, ma sono gestiti come oPRP e non come CCP.
L'argomento CP e CCP è stato trattato nella discussione intitolata Differenza tra CP e CCP e nelle discussioni connesse.
Mi permetto di rispondere a questo quesito in quanto mi occupo di dare consulenze proprio sull'HACCP!
Collaboro in continuazione con le ASL e ottengo delle risposte sempre diverse inerenti l'argomento CCP! In effetti dipende dalla materia prima che si riceve e dal processo che ne consegue. Ti faccio un esempio. Se arriva in stabilimento della frutta secca, la presenza di micotossine rappresenta un pericolo di natura chimica, il processo che ne consegue non eliminerà mai l'eventuale presenza di micotossine; questo è un CCP, occorre monitrare in continuazione la fase con le analisi e cercando di non creare l'ambiente favorevole alla presenza di muffe.
Se invece si volesse applicare il sistema HACCP ad una rivendita di mangimi, l'accettazione materie prime non è considerato un CCP, ma una GMP!
Questo è ciò che ho potuto constatare in 3 anni di esperienza nel settore delle consulenze. Ovviamente consideralo come un mio parere!
Buona serata a tutti,
Manuela
Parole chiave (versione beta)
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