Caro studente universitario, i manuali di autocontrollo si fanno come illustra il Reg. 852/2004, con uno studio dei rischi pericoli da considerare e quali sono le maniere per governarli senza procurare nocumento ai consumatori. Alcuni rischi sono ineliminabili e va stabilito quale è il livello tollerabile del rischio relativo, anche per soddisfare le richieste del controllo ufficiale e/o del cliente consumatore.
Ha la previlegiata posizione di poter ipotizzarer che tutti i prerequisiti, sempre del Reg. 852/2004. siano stati soddisfatti adeguatamente e non dover quindi almanaccare su come porvi eventuali rimedi.
Il binomio gravità e frequenza dell'accadimento avverso deve essere sempre attentamente vagliato, le fonti sono tante: confronti e giudichi quali scegliere magari apportando le sue correzioni e motivandone la scelta.
Siti sulla tecnologia del cioccolato ce ne sono parecchi, faccia attenzione a come li sceglie e quali sono secondo lei i più autorevoli.
Un piano già fatto, standard , non vale i 100 € che le chiedono alcuni siti di consulenza: lo studio e le conoscenze profuse in un piano HACCP ben fatto sono fuori mercato, ma potrebbero salvare il produttore che le adotta.
In questo periodo il tempo e le occasioni per studiare profiquamente non dovrebbero mancarle.
Buon lavoro.