Se ho capito bene il flusso che indichi (al netto di eventuali stoccaggi) è:
1) Approvigionamento MP -> 2) Lavaggio -> 3) Confezionamento.
Presupponiamo che la MP sia sempre contaminata da E.Coli. Bene. Il lavaggio è la fase che dovrebbe ridurre il pericolo a livelli accettabili.
Mi sfugge dove potrebbe esserci la contaminazione crociata. La contaminazione crociata potrebbe esserci se il lavaggio è insufficiente. O successivamente al lavaggio se uso contenitori sporchi. Tutto da gestire con le procedure.
Di fatto io validerei il processo di lavaggio, non potendo ovviamente analizzare ogni lotto. Potremmo definire il lavaggio CCP? Una volta validato che tot minuti con tot prodotto, abbattano quanto serve la carica.
Ribaltando il discorso: è ovviamente necessario individuare i pericoli introdotti con le MP così come quelli introdotti dal processo/ambiente (che dovrebbero essere prossimi a zero in realtà), ma questi inevitabilmente saranno influenzati dal processo, salvo che non venda tal quale.
Ma a questo punto ci saranno le informazioni al consumatore a gestire il pericolo residente (lavare, cuocere, etc)