Ciao,
ho letto con
interesse l’intervento di mirkovic a cui porgo un
caloroso benvenuto!!
Sicuramente
nonostante la ISO 22000 sia stata adottata da molti grandi marchi italiano non è
ancora molto diffusa, anche a causa della forte concorrenza e predominio dei cosiddetti
standard retailer IFS,BRC,SQF.
Secondo me lo
standard ISO 22000 può e potrà essere di straordinaria utilità alle aziende del
food per quel che riguarda la sicurezza del Consumatore e ancora molto avrà da
offrire.
È diffusa l’opinione
che sia necessario l’assenso del GFS Global Standard for Food Safety, nonché l’appoggio dei retailer perché questa posta trovare più largo sviluppo.
Tuttavia mi
preme evidenziare quello che è già emerso dai post precedenti che la ISO 22000
rispetto agli standard concorrenti è applicabile in tutte le fasi della
filiera, mentre BRC, IFS sono finalizzati più alla produzione e alla
distribuzione e non si concentrano ad esempio sulla materia prima, azienda
agricola, stalla ….
Insomma la
normativa in esame garantisce quello che viene chiamato “l’approccio integrato alla
filiera”, comunicazione tra tutte le parti, “outsourcing”o scambio di informazioni
tra tutte le parti coinvolte direttamente o indirettamente nella produzione.
La ISO 22000
riconosce che i problemi di sicurezza alimentare possono avere origine in ogni
punto della filiera e pone molta attenzione sulla comunicazione organizzata e
strutturata, sullo scambio di informazione tra tutte le parti coinvolte.
Inoltre non
contrasta, né alleggerisce i requisiti BRC o IFS, anzi ne facilita l’approccio
perseguendo all’armonizzazione dell’intero sistema di gestione con conseguente
facilità di applicazione da parte dell’Organizzazione.
In secondo luogo la ISO 22000 è integrabile con le altre norme ISO esempio ISO 9001 (requisiti della documentazione, Responsabilità della Direzione) con vantaggio immediato …