Ciao Fabarr non ti preoccupare non ho frainteso e nemmeno ho visto nei tuoi interventi una provocazione, è solo che io come altri utenti del forum cerchiamo di informare (mi sembra che sia questo lo scopo principale di un forum) sulla base delle proprie conoscenze ma poi ovviamente sta ad ognuno decidere cosa fare ed applicare nella singola realtà quanto emerge dalle discussioni.
Apprezzo la tua linea di pensiero che vede il piano di autocontrollo come un qualcosa di utile ed operativo, basta al classico tomo da lasciare a prendere la polvere in ufficio, la penso esattamente come te!. Nel caso specifico posso comunque dire che il fatto di avere come cliente un piccolo operatore alimentare non vuol dire che noi professionisti siamo giustificati a non prendere in cosiderazione nella redazione dei piani di autocontrollo aspetti normati e controllati come il caso specifico della frittura. Cosa succederebbe se al ns cliente capitasse un controllo Uls come quello dei casi che ho riportato (tutti riguardanti piccolissime realtà!)? I tecnici non andrebbero a verificare cosa è riportato nel piano di autocontrollo? Sono sicuro che saremmo noi in primis accusati dall'operatore di negligenza nel nostro lavoro, allora secondo me la cosa corretta è informare e sensibilizzare l'operatore sulla tematica (come su altre ovviamente) poi sta a lui applicare o meno, per le più svariate motivazioni, quanto è stato da noi evidenziato.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, per qualsiasi cosa cmq rimango a tua disposizione anche per un contatto privato.
ciao!
Alfredo