Determinazione sicurezza e conservabilità sciroppo sambuco
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sono uno studente di Scienze e Tecnologie Alimentari (STA) che segue da tempo questo Forum.
Vorrei determinare la sicurezza igienico-santiaria e la conservabilità di uno sciroppo di sambuco prodotto, secondo una ricetta tradizionale, in modo artigianale.
La preparazione consiste nel lasciare per 2 giorni a macerare in acqua una miscela composta da: fiori di sambuco, limone, acido citrico, zucchero. In seguito il tutto viene filtrato ed imbottigliato.
Lo sciroppo va incontro ad una fermentazione; infatti le bottiglie vanno in pressione ed il tappo si gonfia.
Preciso che non viene effettuato alcun trattamento termico, ma - nonostante ciò - il prodotto viene conservato in cantina ad una temperatura compresa tra i +10°C ed i +15°C per un anno senza problemi.
Appena riesco, conto di pubblicare le dosi esatte della ricetta.
A vostro avviso, quali sono le analisi da effettuare per determinarne eventuali problematiche, oltre a valutare la conservabilità?
Grazie e complimenti per il Forum! :)
Oggetto: Determinazione sicurezza e conservabilità sciroppo sambuco
La quantità di saccarosio aggiunto è pari a 150g/100mL di acqua. In linea teorica l'AW dovrebbe aggirarsi intorno ai 0,90. È sufficiente per garantire assenza di sviluppo di patogeni? Oltre all'analisi di ph, aw, acidità e opportuno ricercare presenza di Staphylococcus aureus? Grazie
Parli in linea teorica, oppure hai misurato l'attività dell'acqua (aw)?
Io comunque considererei più il grado Brix (°Bx) e la conseguente concentrazione zuccherina.
A livello microbiologico puoi cercare tutto, almeno all'inizio e per ogni lotto. Considera che la popolazione microbica che hai deriva da cosa c'è sopra ai fiori, quindi ogni volta è variabile.
Comunque, basarsi solo su quello come barriera per lo sviluppo microbico mi sembra un po' azzardato; una pastorizzazione mi sembra più che opportuna.