Scienze e Tecnologie Alimentari: Sbocchi Lavorativi

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Oggetto: Scienze e Tecnologie Alimentari: Sbocchi Lavorativi

Mi permetto di contribuire con una voce completamente diversa da quella di giuseppe89, che spero ci dica dalla zona dalla quale scrive (concordo però sulle disparità nord-sud di cui parla).

Io parlo per Firenze/Toscana.

Innanzitutto paragonare scienze e tecnologie alimentari a Ingegneria penso sia automaticamente fuori luogo e scusa se non aggiungo altro.

I chimici partonono zoppi perchè non sono microbiologi (per definizione) e quindi dato che i problemi in ambito alimentare derivano al 95% da microrganismi ecco il perché (se un'azienda ha un laboratorio interno in casi rari è solo chimico)

I biologi partono un po' meno zoppi ma sono carenti per tutti gli aspetti di tecnologie (che solo nel titolo del corso di laurea rappresentano il 50%, battuta) ma ci siamo capiti.

Economia e marketing? Non so voi ma io ho fatto 4 esami di economia nell'arco dei 3+2 e anche elaborazioni importanti (come preparare un business plan). Certo per gli aspetti gestionali mi sono dovuto organizzare...

Veniamo ai numeri: nel 2000 ci siamo iscritti in 60-70 frequentanti 30. Nel 2003-2004-2005 eravamo laureati almeno in 25 e nell'arco dell'anno successivo escluso gli iscritti alla specialistica eravamo impiegati nel settore in 15-20 (impiegati includo anche tirocini aziendali poi divenuti nel tempo lavori effettivi). Nel 2012 mi sono laureato con tutta calma ;) alla specialistica e dei 10-12 frequentanti tra il 2012 e il 2013 siamo stati tutti "assorbiti" dal settore agroalimentare.chi da dipendente, io per esempio da autonomo.

Capisco che la mia è un'opinione come un'altra, ma se c'è un settore che non avrà mai crisi è quello alimentare. Certo la crescita e la ricerca e sviluppo sono ai minimi storici, investimenti in qualità lasciamo perdere però non credo che essere ignegnere per sviluppare macchine per l'industria alimentare sia uno sbocco così diretto.

Giuseppe mi rivolgo a te per sapere anche da quando sei laureato e da quanto cerchi lavoro perché anche questo è un aspetto importante. Io sono sempre aggiornato (ed invio sempre CV) sulle offerte e devo dire che nel 2015/2016 ne ho viste tante su internet e alcune direttamente.

Infine concludo dicendo che io negli ultimi due anni ho faticato non poco a trovare tirocinanti e questo la dice lunga secondo me.

P.s. scegliere qualcosa di poco interessante ti farà (forse) trovare un lavoro, ma non certo la soddisfazione di portarlo avanti tutta la vita. Scegli qualcosa in cui credi e le opportunità verranno. 



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Parole chiave (versione beta)

laurea, lavoro, alimentare, microrganismo, settore agroalimentare, scienze tecnologie alimentari, esame, laboratorio, qualita, industria alimentare

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