Buon giorno a tutti!
Desidero porvi una questione che mi fa penare non poco.
Effettuando delle analisi sul prodotto finito da forno (crostate, torte) ho riscontrato tracce di anidride solforosa. Si tratta di alcuni (2-5) mg su Kg di prodotto finito. L'attuale normativa impone di indicare la presenza di solfiti in etichetta superando la soglia di 10 mg/Kg; dovendo però spedire il prodotto in Cina la legislazione locale abbassa tale limite portandolo a 1 mg/Kg. Pertanto anche valori di qualche mg originano una non conformità e quindi il prodotto non può essere commercializzato.
In azienda non facciamo uso di anidride solforosa o in generale di solfiti. L'unica materia prima contenente solfiti è la mela disidratata, che però non viene utilizzata per i prodotti incriminati e non va a dare contaminazioni crociate. In via cautelativa ho chiesto ai fornitori delle dichiarazioni attestanti il mancato utilizzo di solfiti e nessuno si è opposto a fornirmele.
Non riesco davvero a capire da dove possa provenire o comunque formarsi. A complicare poi le cose, effettuando diverse analisi, il problema non ha carattere continuativo, ma si verifica con sporadicità: addirittura nella stessa giornata produttiva, in cui si preparano torte di diversi tipi (ma che si differenziano solamente per il tipo di crema usata), alcune lo presentano mentre altre no. Ovviamente ho effettuato diverse analisi per scongiurare la possibilità che siano le creme il fattore scatenante il problema.
Per caso qualcuno di voi ha già avuto esperienze al riguardo?