Gentili Signori,
mi sono iscritto ad un Corso per la certificaione IFS Versione 7.0.
Che voi sappiate, esistono Software che aiutino ad implemenatre lo Schema?
Buona serata!
Gentili Signori, mi sono iscritto ad un Corso per la certificaione IFS Versione 7.0. Che voi sappiate, esistono Software che aiutino ad implemenatre lo Schema? Buona serata!
app ifs audit manager
Ciao, qualcuno ha già iniziato ad implementare la versione 8?
Ciao, dello standard BRC Food sono arrivati alla varsione 9. Tu arispetto che parte nello specifico dello standard da impelentare alludi. In questo modo sarà possibile fare una descrizione e una discussione più circoscritta meno generica su argomento specifico Grazie saluti
Nello specifico il paragrafo 4.4. dello standard IFS 8
E poi come implementi questo aspetto LEGALITÁ E AUTENTICITÀ DEI PRODOTTI
Ciao, paragrafo 4.4 se non vado errato riguarda l'identificazione e rintracciabilità delle materie prime: Le materie prime sono: "qualsiasi ingrediente, additivo, materiale di confezionamento o altro prodotto utilizzato nella produzione dell'alimento" Le aziende devono avere un sistema in atto per valutare e gestire i rischi associati alle materie prime. Il sistema deve includere le seguenti attività: Aspetto confronto Saluti
A me pare che IFS 8 sia servita soprattutto a sistemare il pasticcio che avevano fatto con la valutazione delle deviazioni di classe B. Per il resto non mi pare ci siano variazioni di particolare impatto. La tendenza è sempre la stessa, correre dietro a BRC. Per quanto riguarda i rischi associati alle materie prime, di fatto lo si è sempre fatto nell'analisi dei pericoli. Poi, parlare di rischio di una MP che subirà processi non mi entusiasma. Mi sembrerebbe più corretto, per le MP, parlare di presenza del pericolo per poi valutare il rischio per ogni fase. Mi spiego con un esempio: presenza del PERICOLO salmonella nella carne suina o avicola: c'è o non c'è. Diciamo che c'è. Sarà il processo a controllare il pericolo o meno. Probabilità di salmonella nella carne cruda: alta; Gravità: alta; PxG: alto. E quindi? che informazione utile ottengo se poi il processo (cottura/pastorizzazione) mi elimina il pericolo? Ho già visto fior fiore di valutazioni dei rischi sulle materie prime che dopo non si riescono a mettere in correlazione con quelle del processo e che restano un esercizio di stile. La valutazione delle materie prime ha molto più senso se applicata, appunto a legalità e autenticità e quindi alle frodi, tipicamente. Ma non avevamo già la valutazione della Food Fraud per questo? E poi, il solito mio cavallo di battaglia: se si vuole che queste certificazioni siano un circolo virtuoso, serve dare più valore alle stesse, esentando le Aziende a porsi troppe domande quando il fornitore è certificato.
Ciao skuertis, condivido con te che, in alcuni casi la valutazioni dei rischi sulle materie prime non sia adeguatamente correlate con quelle delle fasi successive del processo. Però, supponiamo il caso di produzione insalate confezionate IV gamma: Ecco che, in questo caso una valutazione dei rischi sulle materie prime potrebbe consentiredi identificare e di implementare misure preventive specifiche al fine ridurre al minimo il potenziale pericolo (separazione fisica delle materie prime, procedure di pulizia e sanificazione ecc.) Chiaramente, la mia è una semplificazione tu cosa ne pensi?
Se ho capito bene il flusso che indichi (al netto di eventuali stoccaggi) è: 1) Approvigionamento MP -> 2) Lavaggio -> 3) Confezionamento. Presupponiamo che la MP sia sempre contaminata da E.Coli. Bene. Il lavaggio è la fase che dovrebbe ridurre il pericolo a livelli accettabili. Mi sfugge dove potrebbe esserci la contaminazione crociata. La contaminazione crociata potrebbe esserci se il lavaggio è insufficiente. O successivamente al lavaggio se uso contenitori sporchi. Tutto da gestire con le procedure. Di fatto io validerei il processo di lavaggio, non potendo ovviamente analizzare ogni lotto. Potremmo definire il lavaggio CCP? Una volta validato che tot minuti con tot prodotto, abbattano quanto serve la carica. Ribaltando il discorso: è ovviamente necessario individuare i pericoli introdotti con le MP così come quelli introdotti dal processo/ambiente (che dovrebbero essere prossimi a zero in realtà), ma questi inevitabilmente saranno influenzati dal processo, salvo che non venda tal quale. Ma a questo punto ci saranno le informazioni al consumatore a gestire il pericolo residente (lavare, cuocere, etc)
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