Beh, il giochino di vantare “cioccolato” ed usare cacao è tristemente diffuso.
Analoga la furbata di scrivere “... al gusto cioccolato” utilizzando, per le due parole, caratteri di dimensioni differenti.
In ogni caso, il cacao è cosa diversa dal cioccolato. Punto.
Visti gli ingredienti, esisterebbe la possibilità (ma non mi pare sia questo il caso, vista la quantità di cacao, per giunta magro) di evocare non il cioccolato, bensì il “cioccolato in polvere”, così definito dall'all. I del Decr. L.vo 12.6.03 n. 178:
Cioccolato in polvere, prodotto consistente in un miscuglio di cacao in polvere e zuccheri, contenente non meno del 32 per cento di cacao in polvere.
Quanto agli aromi, le denominazioni utilizzabili, secondo l'1169/11 sono illustrate nella Parte D dell'allegato VII.