Nell'ultimo bollettino AGCM è presente un interessantissimo provvedimento (PS8486 - RIGONI FIORDIFRUTTA-SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI) relativo (uffa, che noia!) all'ennesimo abuso del claim “senza zuccheri aggiunti”.
Tra le molte riflessioni interessanti, si parla anche di “indice glicemico”:
« Sul claim “basso indice glicemico” …
48. Dalle risultanze istruttorie emerge tuttavia che l’indice glicemico è un termine tecnico che corrisponde ad una specifica e non molto conosciuta caratteristica degli alimenti, ovvero la velocità con la quale i carboidrati ivi contenuti si trasformano in glucosio nel sangue, cioè la glicemia, indice che viene misurato in relazione all’assunzione di una quantità di alimento contenente 50 grammi di carboidrati, senza tener conto ed indipendentemente dalla quantità di carboidrati presenti nell’alimento.
In sostanza, esso non fornisce una informazione relativa all’effettivo valore nutrizionale dell’alimento quanto ad un aspetto qualitativo dello stesso, ovvero circa la velocità di trasformazione dei carboidrati di ciascuno alimento in glucosio.
Peraltro, lo stesso parere EFSA, citato dal professionista, con riguardo all’indice glicemico evidenzia che “ (…) the evidence for a role in weight maintenance and prevention of diet related diseases is inconclusive”.»