Ciao marco 896,
il caso e paragonabile alla vendita ormai consolidata di affettati e prodotti di gastronomia al banco.
La pseudo-etichetta che viene apposta all’involucro indica peso/prezzo ai fini del pagamento alla cassa e denominazione per comodità di riconoscimento a casa da parte del cliente.
Ovviamente sulla pseudo-etichetta è lecita ogni informazione che si ritenga utile.
Come ho scritto in precedenza, l’obbligo riguarda il cartello, che per essere utile e comprensibile deve limitarsi all’ essenziale di legge.
Dubito che tutto quanto descritto da Webaldo possa starci sull’etichetta del contenitore d’asporto.
Se come intendi tu si trattasse invece del cartello, sfido chiunque a memorizzare il tutto.
Secondo me consigli/suggerimenti d’impiego non immediato ma dilatato nel tempo possono essere stampati su scheda a parte che il cliente potrà così conservare separata dal contenitore; per il quale oltretutto è prevista la distruzione dopo poche ore.
Cosa ne pensi?
Cordialmente,
trentino