Prodotto in UE: assenza indicazione Stabilimento Produzione
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Recentemente ho acquistato omogeneizzati di frutta di una nota marca.
Sia sui vasetti, sia sulle confezioni contenenti più vasetti sono riportati soltanto Nome Azienda e città. Non viene invece riportato l'indirizzo completo della sede legale, né tanto meno l'indirizzo dello stabilimento di produzione.
L'unica indicazione è: Prodotto in UE.
Queste diciture sono sufficienti secondo le normative vigenti?
Non dovrebbe essere riportato l'indirizzo completo del luogo di produzione?
Se così non fosse, quale legge o regolamento consente questo modus operandi?
Grazie.
Oggetto: Prodotto in UE: assenza indicazione Stabilimento Produzione
Quanto al 109/92 (ancora vigente, fino a nuovo ordine), l'obbligo ricorre, a meno che lo stabilimento sia “ubicato nello stesso luogo della sede già indicata in etichetta” (art. 11, comma 1, lettera a).
- Produttore
Il D.Lgs. 109/92 richiede “il nome e la sede”; mentre il Reg. UE 1169/11 “il nome e l'indirizzo”.
Direi che, qualunque sia il testo cui si faccia riferimento, “Nome Azienda e Città” siano sufficienti ad assolvere l'obbligo dell'identificazione ( a meno del, peraltro improbabile, caso in cui nella stessa città vi siano due Aziende con nome identico).
Trattandosi di una “nota marca” c'è da supporre che si sia già allineata al nuovo regime dell'1169/11.
Ricordo, a questo proposito, quanto previsto nel documento:
2.8.1 Gli Operatori del Settore Alimentare possono commercializzare prodotti etichettati conformemente al regolamento FIAC [l'1169/11 – N.d.A.] prima del 13 dicembre 2014?
Sì, gli Operatori del Settore Alimentare possono commercializzare prodotti etichettati conformemente al regolamento FIAC prima del 13 dicembre 2014, purché non vi sia un conflitto con i requisiti in materia di etichettatura previsti dalla Direttiva 2000/13/CE, che rimane applicabile sino al 12 dicembre 2014.
(N.B. L'indicazione dello stabilimento di produzione non è richiesta dalla 2000/13, ma solo dalla normativa italiana.)
Quindi se non ho capità male è sufficiente per regolamento 1169/11 “il nome e l'indirizzo”.
Ma l'indirizzo non dovrebbe essere completo cioè la via o altro con il numero civico?
La dicitura prodotto in UE potrebbe indurre a pensare che il prodotto non è prodotto in Italia visto che non è specificato ad esempio prodotto Nome Azienda e città.
Grazie per la risposta. Comunque secondo me non è chiaro dove è prodotto (se in Italia o in altro paese della UE).
Il prodotto è un omogenizzato alla frutta per bimbi. E' venduto in confezioni da 3 o più. E' di facile reperibilità.
La cosa strana che su altri omogenizzati sempre della stessa ditta le indicazioni dove è prodotto sono più chiare. Prodotto: stabilimento di Citta indirizzo.
L'indicazione dello stabilimento di produzione è previsto solo dalla disciplina normativa italiana sull'etichettatura D.Lgs 109/92.
Nella direttiva europea originaria (da cui trae origine il D.Lgs 109/62) non prevede l'indicazione dello stabilimento di produzione ma solo il nome della società che pone in vendita il prodotto.
Gli alimenti prodotti nell'UE ed introdotti in Italia non hanno l'obbligo di rispettare i dettami del D.Lgs 109/92 ma bensì la direttiva (in attesa dell'entrata in vigore del Regolamento 1169/11)
Pertanto se viene indicato solo il termine PRODOTTO PER o PRODOTTO e CONFEZIONATO PER ....es: XXX - Germania ...senza indicare la sede dello stabilimento, indirettamente si può capire che non è prodotto in Italia
Pertanto gli omogenizzati etichettati come Prodotti in UE e non riportanti l'indicazione dello stabilimento di produzione non sono stati lavorati ecconfezionati in Italia
Come ho già accennato, le ragioni per le quali l'etichetta di un prodotto fabbricato e commercializzato in Italia può NON riportare l'indicazione dello stabilimento sono:
- lo stabilimento è “ubicato nello stesso luogo della sede già indicata in etichetta” (art. 11, comma 1, lettera a del 109/92);
- l'OSA responsabile ha deciso di adeguarsi all'1169/11;
a questi aggiungo:
- prodotti legalmente fabbricati e commercializzati in altri Paesi UE (la cui normativa non prevede l'obbligo di indicazione dello stabilimento) ed importati in Italia.
Tutto ciò, a mio avviso, indipendentemente dal fatto che compaia o meno la dicitura Prodotto in UE (quindi, sempre secondo me, la presenza di tale dicitura NON comporta necessariamente che il prodotto arrivi da altri Paesi UE).
Mi pare che, però, ci stiamo allontanando dal quesito iniziale: nome e città bastano ad identificare l'OSA responsabile?
Per non continuare a discutere sulla teoria, rinnovo l'invito a simisimi: ci puoi dire cosa c'è scritto sull'etichetta del nostro omogeneizzato?