Buona sera l'operazione a cui mi riferivo in un precedente intervento e proprio quella segnalata da alf . Inerente al cosidetto cafados . Un sito di prodotti della pesca di un paese del magrheb lo dava come costituito da polisfostati .
Per quanto concerne l'acqua ossigenata credo a livello normativo sia disciplinata come presidio medico-chirurgico . Da tempo e notorio il suo uso per cammufare incipienti stati alterativi del pescato.
La sua miscelazione col nuovo pesudo additivo è una novità nel settore delle adulterazioni , sofisticazioni e contraffazioni delle sostanze alimentari . Inoltre esiste una difficoltà oggettiva perche pare non venga evidenziata mediante specifiche analisi chimiche .
Per quanto concerne la trippa ricordo un episodio emerso attraverso un campione ufficiale (non da casi sospetti o segnalazioni ), ma da programazione interna in cui venne richiesto al laboratorio la verifica del tenore alcalinico della matrice alimentare . Lo stesso rivelò un tenore anomalo per siffatta matrice alimentare . Questo secondo il laboratorio testimoniava l'inserimento di un prodotto ad azione sbiancante .
Non venne pero individuato l'effettivo prodotto utlizzato . Infatti alla ditta produttrice venne contestata l'ipotesi contravvenzionale di cui all'articolo 5 lettera A della Legge 283/62 (sostanze alimentari variate nella loro composizione naturale ) . Preciso che le irregolarità emerse in sede di analisi di I Istanza , furono poi confermate dall'Istituto superiore di Sanità nella revisione di analisi
Analisi di revisione richiesta della ditta a norma dell'articolo 1 della Legge 283 del 30.04.1962 . Trattandosi di determinazioni analitiche a carattere chimico ed assoggettate al meccanismo delle controanalisi (Se richieste entro 15 giorni dalla parte )