La chiave del quesito ritengo sia da ricercare nella seguente definizione:
1. Ai fini del presente decreto si intendono per "integratori alimentari" i prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare ma non in via esclusiva aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate. (D.to Leg.vo 169/04)
I fiori di camomilla di cui parli rispondono a tali requisiti? (temo di no)
In altre parole, non basta fabbricare qualcosa in uno stabilimento "autorizzato" ex 111/92 perchè ciò che viene prodotto si possa automaticamente definire "integratore". Peraltro, la concessione non viene concessa a pioggia, ma è legata alla tipologia di prodotti che si intende fabbricare: se i prodotti di partenza NON hanno le caratteristiche previste, dubito che il Ministero la possa concedere, né daltronde avrebbe senso chiederla.
saluti
alf