Confezione di CIOCCOLATO
Claim: Piacere fondente EXTRA CACAO
Denominazione di vendita: Cioccolato al latte gusto fondente
Cosa ne pansate in quanto a chiarezza per il consumatore?
Grazie in anticipo per le vostre gradite opinioni.
Confezione di CIOCCOLATO
Claim: Piacere fondente EXTRA CACAO
Denominazione di vendita: Cioccolato al latte gusto fondente
Cosa ne pansate in quanto a chiarezza per il consumatore?
Grazie in anticipo per le vostre gradite opinioni.
Prima di addentrarmi nei commenti sarebbe utile conoscere l'elenco degli ingredienti.
Grazie
alf
Ciao alf,
Ingredienti:Zucchero, pasta di cacao, burro di cacao, latte scremato in polvere, grasso del latte, siero di latte in polvere,emulsionante lecitina di soia, pasta di nocciole, aroma.
Cacao: 45% minimo (contenuto extra rispetto a .... Latte 30% cacao).
Per quanto mi risulta, fondente, benché non oggetto di normativa, è l'aggettivo con cui comunemente si intende il cioccolato non al latte.
Ecco il motivo del mio post:: nell'acquisto (convinto fosse fondente) sono stato ingannato o, se si preferisce, confuso dal claim.
Claim: Piacere fondente EXTRA CACAO (extra cacao ripetuto 3x) sulla facciata fronte (quella con la quale si espone il prodotto)
Denominazione di vendita: Cioccolato al latte gusto fondente + elenco ingredienti sulla facciata posteriore (retro)
Effettivamente il tutto è piuttosto ambiguo (ormai non ci si deve stupire più di nulla, ma sarebbe interessante sapere dal loro mkt le ragioni di questa stramberia: effettivamente se si legge "fondente" ci si aspetta un sapore ben diverso da quello del cioccolato al latte, ma tant'é...).
Dunque:
- è vero, dal punto di vista normativo, il cioccolato fondente non esiste;
- la composizione del prodotto e l'uso del termine "extra" rispettano quanto previsto dal Decr. L.vo 12.6.03 n. 178
Cioccolato al latte, il prodotto ottenuto da prodotti di cacao, zuccheri e latte o prodotti derivati dal latte e che presenta un tenore minimo:a) di sostanza secca totale di cacao del 25 per cento; b) di sostanza secca del latte ottenuta dalla disidratazione parziale o totale di latte intero, di latte parzialmente o totalmente scremato, di panna, di panna parzialmente o totalmente disidratata, di burro o di grassi del latte del 14 per cento;...
Le denominazioni di vendita ... "cioccolato al latte"..., previste nell'All. I, possono essere completate da espressioni o aggettivi relativi a criteri di qualità (extra), sempreché i prodotti in questione contengano: b) nel caso del "cioccolato al latte", non meno del 30 per cento di sostanza secca totale di cacao e del 18 per cento di sostanza del latte ottenuta dalla disidratazione parziale o totale di latte intero, parzialmente o totalmente scremato
- la menzione "al gusto di..." indica, di norma, la presenza di aromi: possibile, quindi, che, per giustificare il termine "fondente" siano state usate sostanze che ne esaltino le caratteristiche organolettiche specifiche, sebbene la cosa, a mio avviso, non sia ammessa: Ai prodotti di cui all'All. I, ..., possono essere aggiunte sostanze aromatizzanti che non imitino il sapore del cioccolato naturale e delle sostanze grasse del latte.
- Un'altra spiegazione potrebbe risiedere nell'impiego di una quantità di cacao (45 %) superiore al limite minimo previsto, nella convinzione/speranza che con ciò si possa ottenere un "gusto fondente" . Questo potrebbe spiegare l'insistenza della menzione "extra cacao".
Rimane, comunque, il dubbio di fondo: perchè fare un cioccolato al latte che sappia di fondente? Mah...
P.S. L'unica cosa apprezzabile è che non compare la ormai definitivamente censurata dicitura "puro".
Saluti.
alf
Grazie Alf per la tua, come sempre dettagliata, disamina.
Purtroppo, sempre più spesso bisogna ricorrere alla lettura degli ingredienti per cercare (non sempre con successo!) di individuare la tipologia di prodotto.
Alla denominazione di vendita (unica deputata a tale scopo, con la scaletta stabilita dall'art.4, D.Lgs.109/1992) si sovrappongono i più spregiudicati claims o denominazioni commerciali (cosiddette di fantasia).
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