Salve,
relativamente ad un'analisi microbioligica, quando si deve analizzare un alimento che si presume essere contaminato, come si fa a sapere quale specifico microrganismo è presente nello stesso?
Quali sono le tecniche per identificarlo?
Salve,
relativamente ad un'analisi microbioligica, quando si deve analizzare un alimento che si presume essere contaminato, come si fa a sapere quale specifico microrganismo è presente nello stesso?
Quali sono le tecniche per identificarlo?
C'è tutto un protocollo per stabilire quali microrganismi sono presenti in una matrice alimentare e alcune tecniche ti riescono a dire non solo genere e specie ma anche il ceppo del microrganismo. Le tecniche sono tante. Diverse.
Facendo tutte le analisi previste sai con certezza con quale microrganismo hai a che fare. Tuttavia, per fare tutto, ci vuole molto tempo.
Infatti, ci sono altri metodi più rapidi, messi a punto, caso per caso, per analisi di routine.
A te cosa interessava?
Lo chiedevo in generale, ad esempio: se un Tecnologo Alimentare si dovesse trovare nella situazione in cui arriva un alimento in laboratorio e deve controllarne la sicurezza microbiologica, da dove inizia?
Forse deve prima fare delle supposizioni in base al tipo di matrice?
Nel senso, se si tratta di uno o di un altro tipo di matrice alimentare deve "indirizzarsi" verso quegli specifici parametri che possono interessare quel determinato alimento? E per i quali poi seguirà il relativo protocollo?
Esistono delle norme che per ogni alimento indicano cosa cercare e i limiti entro cui stare.
Ad ogni modo il discorso varia alimento per alimento.
Ogni alimento ha delle caratteristiche specifiche (pH, attività dell'acqua, potenziale di ossidoriduzione, ecc.) che mi aiutano a capire cosa mi posso aspettare di trovare.
E ogni prodotto ha una propria storia in termini di operazioni, ingredienti aggiunti (es. se aggiungo dei conservanti/antimicrobici devo tener conto anche di quelli), condizioni operative.
Per esempio, nei processi in cui è previsto un trattamento termico, una matrice poco contaminata viene comunque accettata perché verrà risanata durante il processo.
Relativamente a questo tipo di Norme che ha accennato, potrebbe fornirmi un link che mi possa riportare ad un esempio di Norma sulla Sicurezza Microbiologica (per un tipo di alimento preso ad esempio)?
Comunque, La ringrazio molto per aver risposto.
Prima ho parlato di Norme; in effetti ci sono casi in cui ci si riferisce a più di una Norma per la Sicurezza Microbiologica.
Ad ogni modo, per la Sicurezza Microbiologica degli Alimenti il riferimento legislativo è il Reg. (CE) 1441/2007 che riporta i "criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari".
Ciao g.ass.
Integro gli interventi di consule col seguente link http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:322:0012:0029:IT:PDF,
che rappresenta il testo consolidato del RegCE 2073/2005 con le modifiche apportate dai ReggCE 1441/2007 e 365/2010.
Cordiali saluti,
trentino
Salve, potreste gentilmente fornirmi del materiale, o dirmi dove posso trovarlo, sulle tecniche di isolamento dei batteri acetici? Sono tecniche uguali indipendentemente dalla matrice alimentare di partenza? Nello specifico, per verificarne la presenza in vini affetti da acescenza quali sono le procedure?
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