Cito dalla citata legge 59/94:
1. Rientrano nella competenza del tecnologo alimentare:
a) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la conduzione ed il collaudo dei processi di lavorazione degli alimenti e dei prodotti biologici correlati, ivi compresi i processi di depurazione degli effluenti e di recupero dei sottoprodotti;
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d) le analisi dei prodotti alimentari; l'accertamento ed il controllo di qualità e di quantità di materie prime alimentari, di prodotti finiti, di additivi, di coadiuvanti tecnologici, di semilavorati, di imballaggi e di quanto altro attiene alla produzione e alla trasformazione di prodotti alimentari; la definizione degli standard e dei capitolati per i suddetti prodotti. Tali attività sono svolte presso strutture sia private che pubbliche;
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Certo, il fatto che nel 1994 il legislatore non avesse compreso che senza l'HACCP non si va da nessuna parte è veramente grave!
Comunque, sebbene non sia un esperto di HACCP, ritengo di poter affermare che le suddette competenze consentano ad un TA di svolgere agevolmente qualunque “analisi del rischio”.
Che poi ci sia qualcuno che consideri un qualunque corso di formazione (HACCP ovvio!) più importante di una laurea, la dice lunga su dove siamo arrivati!
Caro lello80, hai tutta la mia comprensione!