Ho visto il commento di trentino e rispondo alla chiamata!
Ottimi gli spunti sia di alfclerici che di trentino (cito anche la ISO 22000 che non è menzionata esplicitamente). L'unica cosa che posso aggiungere è che, in parole povere, il cliente vuole avere la certezza assoluta che il tuo Piano di Autocontrollo (ripeto, auto!) deve, oltre che essere presente, funzionare e prevenire qualsiasi rischio per la salute e la sicurezza del consumatore.
Qualsiasi sia la tua scelta di certificazione:
- l'azienda deve disporre di un piano per la sicurezza alimentare pienamente operativo ed efficace, basato sui principi HACCP del Codex Alimentarius) (cit. GSFS BRC - punto 2)
- oppure, in altre parole, "Il sistema di controllo della sicurezza dei prodotti alimentari dell'azienda si deve basare su un sistema HACCP pienamente implementato, sistematico ed esaustivo, fondato sui principi del Codex Alimentarius..." (cit. IFS - punto 2.2.1.1)
che non ribadiscono nulla di diverso da quanto previsto dal Pacchetto Igiene.
Per far in modo che sia assolutamente certo che la tua azienda operi in maniera corretta, il tuo cliente vuole che il tuo operato sia supervisionato da qualcuno di esterno e competente in tale campo.
Sta all'azienda scegliere se può, vuole e/o deve certificarsi seguendo uno o un altro standard ed estenderlo magari a tutta la realtà aziendale.
pi.esse