BRC versione 9 - CCP

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Oggetto:

Come saprete è uscita (da un po') la nuova versione della BRC.

Da qualche anno questo standard mi lascia perplesso, avventurandosi in richieste poco praticabili, se non da Aziende iperstutturate, costringendo le piccole a magheggi inutili, solo per soddisfare lo standard.

Inoltre, permettetemi la divagazione, queste norme stanno sempre di più costruendo il loro stesso fallimento: il circolo virtuso che avrebbero dovuto innescare grippa principalmente su due aspetti: 1) la GDO e parte della clientela continua a madare in giro i propri auditor con le proprie chek list, 2) il fatto di avere fornitori certificati non esonera l'Azienda certificanda a quantità di valutazioni che, a mio avviso, dovrebbero essere supeflue in  virtù della certificazione del fornitore (es valutazione materie prime o frode).

Ma torniamo alla BRC 9: seguito il corso con uno dei docenti di spicco in materia, apprendo che la norma si è spinta a teorizzare un tipo di CCP che... non risponde alla definizione di CCP. Il monitoraggio continuo diventa monitoraggio costante. E i prerequisiti (operativi) che gestiscono pericoli SIGNIFICATIVI diventano CCP.

Sono solo termini, si dirà***. e convengo. Ma una definizione univoca di CCP dovrò pur metterla!

Quindi BRC esce dall'orbita del buonsenso (forse non da ora) e della convenzione, avventurandosi in un terreno nuovo. Terreno sempre più sconsigliabile, a favore di IFS, fino a quando questa resterà un passo "indietro" (o, meglio, a lato).

 

Esco dall'oggetto del post per una ulteriore considerazione, relativamente alla Cultura della Sicurezza Alimentare: nobile definizione, per un concetto velocissimamente assimilato dalle norme cogenti, ma che nella pratica, resta un mero esercizio di stile per quelle aziende (la maggior parte) che ancora devono ancora risolvere problemi basici nelle loro gestioni, come i problemi di igiene. Anche qui arriveremo all'assurdo: ci saranno aziende con un bellissimo studio sulla "Cultura" (test anonimi, interviste, indicatori, etc), ma magari col cane del titolare che scorrazza per il reparto produttivo.

 

***: sulla questione dei termini, anche l'HACCP è andata spesso in confusione, poichè spesso le medesime gestioni hanno assunto denominazioni discordanti. è il caso della classica "conservazione refirgerata" che a seconda dei gusti del singolo diventa PRP, oPRP/CP, CCP.

Sarebbe forse il caso di uscire da questa terminologia e andare sul concreto, chiedendo "Cosa fai per tenere sotto controllo il pericolo? Hai verificato che sia sufficiente?". Bene, vuoi chiamarla CCP o PIPPO questa gestione, non cambia. Tanto che da anni sono io per primo a chiedere all'auditor di turno "io faccio questo, come vuoi chiamarlo?"


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Oggetto: BRC versione 9 - CCP
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Parole chiave (versione beta)

critical control point, brc, fornitore, pericolo, monitoraggio, conservazione, ifs, certificato, sicurezza prodotti alimentari, gdo, prerequisito operativo, materia prima, controllo, igiene, certificazione, haccp, ccp cp, quantita, frode, indicatori

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