Ciao! ^__^
per quanto riguarda la frequenza del monitoraggio e il controllo degli arrivi mi verrebbe da "dirti" di basarti anche sulle statitistiche perecedenti per quello che riguarda le non conformità delle aflatossine nel tuo caseifico e dei tuoi fornitori.
Prometto però di documentarmi meglio e farti sapere...
Il perchè considerare il "Controllo aflatossine" un CCP è semplice, come tu giustamente affermi, l’AM1 è resistente alla pastorizzazione,alla sterilizzazione,filatura...
Il latte in ingresso rappresenta quindi, la fonte di contaminazione maggiore per l’AM1, pertanto il monitoraggio per questo CCP è rappresentata dall’analisi del latte in ingresso,cisterna per cisterna con “test rapidi per il riconoscimento di aflatossine”.
In alternativa è possibile richiedere al fornitore un documento che attesti che il latte presenta un valore per le aflatossine al di sotto dei limiti di legge.
Nel caso dell’AM1 esistono limiti di legge Reg. 466/01/CE che fissano un limite <=50 ng/L di aflatossina nel latte.
L’azione correttiva è rappresentata dallo scarto del latte in ingresso che consegue contenere un livello di aflatossine elevato.
Prometo di informarmi, altrettanto in caso di novità fatti vivo!
Saluti
per quanto riguarda la frequenza del monitoraggio e il controllo degli arrivi mi verrebbe da "dirti" di basarti anche sulle statitistiche perecedenti per quello che riguarda le non conformità delle aflatossine nel tuo caseifico e dei tuoi fornitori.
Prometto però di documentarmi meglio e farti sapere...
Il perchè considerare il "Controllo aflatossine" un CCP è semplice, come tu giustamente affermi, l’AM1 è resistente alla pastorizzazione,alla sterilizzazione,filatura...
Il latte in ingresso rappresenta quindi, la fonte di contaminazione maggiore per l’AM1, pertanto il monitoraggio per questo CCP è rappresentata dall’analisi del latte in ingresso,cisterna per cisterna con “test rapidi per il riconoscimento di aflatossine”.
In alternativa è possibile richiedere al fornitore un documento che attesti che il latte presenta un valore per le aflatossine al di sotto dei limiti di legge.
Nel caso dell’AM1 esistono limiti di legge Reg. 466/01/CE che fissano un limite <=50 ng/L di aflatossina nel latte.
L’azione correttiva è rappresentata dallo scarto del latte in ingresso che consegue contenere un livello di aflatossine elevato.
Prometo di informarmi, altrettanto in caso di novità fatti vivo!
Saluti